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GHIACCIAI
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EMERGENZA AL GHIACCIAIO DEL BELVEDERE (MACUGNAGA,
VB)
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Luca Mercalli, Daniele Cat Berro (SMI redazione Nimbus),
4 luglio 2002
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I profondi crepacci in prossimità della biforcazione della lingua
glaciale suggeriscono l’entità del recente incremento volumetrico nel
bacino di ablazione (foto D. Cat Berro, 29.06.2002). |
La lingua frontale
sinistra, in prossimità della stazione di arrivo della
seggiovia “Belvedere”, si presenta come una muraglia alta
circa 5 m . (foto D. Cat Berro, 29.06.2002).
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Un particolare del ghiaccio in prossimità della biforcazione della
lingua presso l'arrivo della seggiovia "Belvedere". L’abbondante detrito che scurisce la superficie accresce
la fusione che qui, a circa 2000 m, può asportare
mediamente una decina di cm al giorno. Nonostante ciò il ghiacciaio
continua a mantenere una posizione molto avanzata e inconsueta
rispetto a qualsiasi altro ghiacciaio alpino. (foto D. Cat Berro, 29.06.2002). |
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Un tratto di sentiero interrotto dall’avanzata del lobo frontale
destro (foto L. Mercalli, 29.06.2002). |
Sulla morena in corrispondenza della biforcazione della lingua un
larice è stato coinvolto dalla piena glaciale; successivamente i
forti calori del mese di giugno hanno fuso il ghiaccio riportando a
giorno la pianta (foto D. Cat Berro, 29.06.2002). |
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L'operazione
svuotamento del lago è coordinata dalla Protezione
Civile, che ha messo in campo un efficiente ed
imponente spiegamento di uomini e mezzi. Qui un momento del trasporto
di materiali sul ghiacciaio ad opera di un elicottero della
Guardia di Finanza; per il sondaggio batimetrico del lago
è stato determinante anche l'apporto del Nucleo
Elicotteri dell'Esercito e dell'enorme elicottero Erickson
della Protezione
Civile che ha trasportato l'imbarcazione dei Vigili del
Fuoco.
(foto L. Mercalli, 03.07.2002). |
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