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Diario
meteorologico del mese
di
Luglio
2000
Questa rassegna raccoglie le informazioni
pervenute, da varie fonti, alla nostra redazione web; alcuni dati potrebbero non essere
verificati . Ai lettori il compito di integrare o correggere le informazioni.
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L'OLTREPO
PAVESE SOTTO TIRO
Un'altra
grandinata, pesanti i danni per vigneti e frutteti
Articolo
tratto da La
Provincia Pavese
VAL DI NIZZA, 30 luglio. Non sono ancora finite le stime dei danni
della grandinata del 14 luglio che per la terza volta la grandine
� tornata a colpire, e questa volta quasi tutto l'Oltrepo.
L'altra sera sono stati distrutti frutteti, vigneti e coltivazioni
da Silvano, Casei, Voghera fino a Pietragavina e Romagnese...
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ALLAGAMENTI
IN BRIANZA, SMOTTAMENTI E NEVE IN VALTELLINA
Corriere della
Sera, cronaca lombarda
VARESE, 26 Luglio - Allagamenti, frane, smottamenti e neve.E' il bilancio
dell'ondata di maltempo che ha colpito tutta la Lombardia nella notte tra luned� e ieri. I problemi maggiori sono stati registrati a Lecco-, nel
Varesotto, a Como e in Valtellina.
GALLERIA BLOCCATA A LECCO � Una delle nuove gallerie di Lecco si � allagata nelle prime ore di ieri mattina. Sulla corsia Nord in
direzione Colico e Valtellina, all'altezza dello svincolo per Lecco centro, una pozzanghera d'acqua � estesa fino a richiedere
l'intervento della polizia stradale In mattinata, al termine di un sopralluogo dei tecnici
dell'Anas, dei vigili dei fuoco e del comandante della stradale,si � deciso per il blocco temporaneo del
traffico. sempre In direzione Nord. inevitabili i disagi, con lunghi
incollonnamenti soprattutto in citt�. I pompieri, all'opera dal mattino con le autobotti solo attorno alle 13 sono riusciti a liberare la carreggiata. "Tutta colpa della mancanza di manutenzione � sbotta il comandante dei vigili del fuoco di Lecco, Claudio De Angelis �. Non � possibile realizzare opere pubbliche di questo genere e poi non curarsene "
PERICOLO FRANA -Decine gli interventi dei pompieri su tutto il
Varesotto. Colpa del forte acquazzone .Il
Centro Geofisico Prealpino " Campo dei fiori" l'altroieri alle 23 ha rilevato oltre 8O
millimetri di pioggia, a fronte dei 94 fissati dalle medie
stagionali. A Cremenaga, tra Luino e Ponte Tresa, una frana ha paralizzato la circolazione nelle prime ore della serata, mentre la
Valgalla � stata chiusa al traffico per una serie di infiltrazioni d'acqua nella galleria che porta
a Varese.
INCIDENTI � Il pi� grave � l'incidente di Lonate
Pozzolo. 5 feriti.Non sono mancati danni anche alle case. a
Cesciago, in provincia di Varese,lo smottamento di un terreno ha
semidistrutto un'abitazione. E a Cant�, nel comasco, II torrente ha Invaso un cascinale bloccando in casa con due metri d'acqua
un'intera famiglia - madre, padre e tre bambini sono stati tratti in salvo durante la notte tra luned� e marted� a bordo di un gommone dei vigili del fuoco.
STRADE
CHIUSE� Disagi allo svincolo Como sud, all'ingresso
dell'Autolaghi. I pompieri hanno lavorato sette ore per prosciugare la strada che immette nella A9: lo svincolo, chiuso alle
3 di notte, ha riaperto alle 10 di ieri mattina. Anche la statale Regina �
rimasta bloccata nella notte per quasi un'ora, all'altezza di
Gravedona, a causa di un albero caduto. Mentre due smottamenti hanno interessato via Regina Vecchia, nel tratto che collega Cernobbio a Moltrasio sul Lungolago, e la via verso il Monte
Bisbino, La A8 fra Solbiate,Arno e Castronno si � allagata ed � rimasta chiusa tre quarti d'ora alle due dell'altra notte.
NEVE � In Valtellina, pioggia e vento sul fondovalle, neve alle quote superiori ai 2300 metri, soprattutto al Passo dello Stelvio, dove in poche ore sono caduti venti
centimetri di neve A far la gioia delle migliaia di turisti arrivati
per lo sci estivo, Neve anche a Livigno, Aprica e Madesimo, in provincia di Sondrio.
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LUGLIO
DA BRIVIDI IN VALLE D'AOSTA, CON LA NEVE A 2000 METRI
Articolo tratto da LA
STAMPA, edizione della Valle d'Aosta.
AOSTA, 13
Luglio - Ieri e l�altro ieri le montagne valdostane sopra i 2000 metri si presentavano �spolverate� di neve. Uno spettacolo certo non consueto al mese di luglio, ma che potrebbe ripetersi ancora nei prossimi giorni, perch� le previsioni meteo non sono incoraggianti e indicano ancora l�arrivo di correnti, fredde, da Nord e da Nord-Ovest. Con la neve in quota vi � stato un immediato abbassamento delle temperature, che � stato soprattutto sensibile per le massime. Da valori vicini ai 30 gradi dei primi giorni del mese si � passati di colpo ai 17 gradi del 12 luglio.
La media �storica� delle massime dell�intero mese � di 28 gradi e da sempre luglio, dati alla mano, � il mese pi� caldo dell�anno in Valle d�Aosta, con una �punta� di 37 gradi nel 1983. Le conseguenze del cattivo tempo e, soprattutto, del repentino abbassamento delle temperature che ha portato, addirittura, in molte case sopra i 1500 metri, ad un accensione sia pure breve e alla sera di stufe e caminetti a legna sono nell�agricoltura e nel turismo.
In questo momento nella regione vi � la raccolta delle albicocche e dei lamponi e in entrambi i casi il �colpo� di freddo ha prodotto danni non leggeri. Ancora negativa la situazione degli alpeggi dove, con i ritmi secolari, continua la tradizione dell��inarpa�, la progressiva salita di quota delle bovine.
La neve a 2000 metri non favorisce certo il germogliare dell�erba da pascolo nei terreni delle
�tza�, gli ultimi tramuti che vengono raggiunti a quote anche superiori ai 2000 metri. Meno grave, anche se non del tutto positiva, la situazione per meli e peri, che con l�altalena delle temperature rischiano attacchi di parassiti. Per i vigneti, dicono gli esperti del settore, �per il momento la situazione non preoccupa, meglio un po� di freddo, purch� non duri troppo, che le calure micidiali di luglio che rischiano di ��bruciare�� i filari�.
La situazione � invece peggiore per il turismo, che dopo una buona partenza, anche se pi� nei fine settimana che nell�intero periodo, a giugno, e nei primi giorni del mese, segna adesso una battuta d� arresto. La montagna viene anche scelta dai vacanzieri per attivit� all�aria aperta, dal �trekking� alle gite in �mountain bike�, dal campeggio agli sport dell�acqua, affascinanti ed entusiasmanti come la canoa o il
�rafting�. E� inevitabile, quasi matematico, con il maltempo, il freddo, la pioggia e il fortissimo vento come nei giorni scorsi, che vi sia un calo di presenza.
E� una constatazione che � stata fatta anche dagli esperti della Banca d�Italia nella loro annuale relazione sull�andamento dell�economia in Valle d�Aosta. Nello scorso anno vi � stato un calo di presenze turistiche, ma �come pu� essere diversamente - hanno scritto gli esperti - visto che alla chiusura del traforo del Monte Bianco si � aggiunto un mese d �agosto disastroso sotto il profilo meteorologico�? Nell�estate del 1999 ha fatto come sempre molto caldo a luglio ma poi, proprio dai primi di agosto, la situazione � cambiata e non vi � quasi stato giorno senza pioggia e cielo coperto.
Adesso tutti si augurano che il tempo smetta di fare le bizze e che luglio non ricordi l�agosto dell�anno scorso. I tecnici della stazione meteo regionle non sono ottimisti, n� per oggi n� per domani. Occorrer� attendere il fine settimana per sperare in un netto miglioramento.
(LA STAMPA)
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NEVE SULLE MONTAGNE DEL PIEMONTE
Articolo tratto da ANSA
TORINO, 12 Luglio - Montagne piemontesi sotto la neve. E' accaduto tra ieri e la notte scorsa, in particolare sulle zone montane nord-occidentali (Alpi Graie e Pennine) dove e' nevicato al di sopra dei 2200 metri. Un manto di 10 centimetri ha coperto le altidudini sopra i 2400. Interessate le stazioni di Alagna Val Sesia e Macugnaga-Passo del Moro. Temperature basse rispetto alle medie stagionali sono state registrate, tra ieri e la prima parte della giornata di oggi, dal settore Meteoidrografico della Regione Piemonte. Il valore minimo di 11,3 gradi e' stato rilevato a Torino-Piazza Statuto (zona centrale della
citta') alle 3.30 della notte scorsa, inferiore agli 11.5 del 12 luglio '93 e del 9 luglio '96 che rappresentavano i valori piu' bassi a Torino dal 1989. Freddo anche nel resto del Piemonte. Le stazioni di pianura hanno segnalato minime tra i 5 e gli 11 gradi nelle fasce
pedemontane, tra 3 e 8 gradi nei settori collinari, tra gli zero gradi. Dal pomeriggio di oggi le condizioni meteorologiche sono
migliorate.
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NEVE,
PIOGGIA E GRANDINE NEL TRENTINO
Articolo tratto dal
quotidiano L'ADIGE
TRENTO,12
luglio 2000. Grandine, neve, temperature che, nel giro di 48 ore,
sono precipitate verso il basso. Ieri mattina il Trentino si �
risvegliato con il cappotto, dopo una notte passata sotto le
coperte di lana. Da due giorni in Provincia il tempo pare aver
dimenticato che siamo in piena estate. E - secondo le previsioni
di MeteoTrentino - ci vorr� ancora qualche giorno prima che la
colonnina di mercurio torni alla normalit�. Un evento
straordinario? Sicuramente raro: capita quando le correnti fredde
atlantiche riescono a fuggire verso Sud. Scontrandosi con le
correnti umide e calde del Mediterraneo.
La grandine ha
colpito in ordine sparso nel tardo pomeriggio, senza tuttavia
procurare (a differenza dei giorni scorsi) danni di una certa
rilevanza alle colture.
L'acqua � scesa
abbondante: dai 25 ai 50 millimetri, con punte anche doppie in
alcune zone del Trentino.
Le temperature
massime ieri sono crollate: a Trento dai 30 gradi dei giorni
scorsi si � passati a meno di 20 (19,8 per essere precisi). La
minima ha fatto un salto indietro sino ai 16 gradi. Pi� che
sufficiente per costringere i trentini a togliere dalle
cassapanche alcuni abiti autunnali.
Ma la cosa che
pi� ha sorpreso � stata la comparsa della neve. Nelle valli pi�
a nord del Trentino il manto bianco si � fatto vedere oltre quota
2 mila, mentre nelle zone pi� calde (quelle sotto l'influenza del
Garda) la neve � apparsa poco sopra i 2 mila 500 metri (per la
cronaca ieri il passo dello Stelvio era percorribile solamente con
catene).
Non baster� un
po' di sole per far tornare la situazione alla normalit�: �Anche
quando torner� il bel tempo - spiega Gianluca Tognoni,
dell'ufficio previsioni metereologiche della Provincia - saranno
necessari alcuni giorni prima che l'aria torni a scaldarsi e le
temperature raggiungano i livelli cui siamo abituati in questa
stagione�.
E' in arrivo il
sole? �Secondo le nostre previsioni - spiega Tognoni - gi� da
domani (oggi per chi legge ndr) il tempo dovrebbe iniziare a
migliorare, anche se ci saranno ancora precipitazioni sparse. A
partire da gioved� il sole dovrebbe tornare a splendere�.
Neve, temperature
tornate a livelli quasi autunnali. E' possibile? �Innanzitutto
sono le temperature massime ad aver subito un crollo, mentre il
calo delle minime � stato pi� contenuto - spiega Tognoni - e,
comunque, � possibile che si verifichino cambiamenti cos�
drastici anche in estate. Non � un evento che si ripete con
frequenza, ma non c'� nulla di straordinario�.
Le ragioni di
quest'ondata polare? �Pu� capitare che correnti fredde,
provenienti dall'atlantico, prendano traiettorie particolari che
le portano alle nostre latitudini in periodi che noi non
consideriamo normali. Questo avvicinamento provoca un abbassamento
della temperatura e, causa lo scontro con le correnti umide e
calde del mediterraneo, precipitazioni consistenti�.
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TEMPERATURE
AUTUNNALI E NEVE IN QUOTA IN ALTO ADIGE
Sui passi dolomitici
ieri si transitava con le catene
Articolo tratto
dal quotidiano L'ADIGE
BOLZANO, 12 luglio - Molti altoatesini sono rimasti stupiti
di fronte all'ondata di freddo che ha investito la provincia negli
ultimi due giorni. Chi aveva sperato di passare una giornata al
lido si � dovuto organizzare altrimenti, mentre chi aveva optato
per l'alta quota ha trovato la neve.
S�, perch� sopra i 2100-2300 metri si � avuta, nella notte tra
luned� e marted�, una nevicata che ha depositato sulle strade
circa 15 cm. di neve fresca. Non tutte le zone sono state colpite
in misura uguale dal fenomeno: le pi� colpite sono state le zone
di Stau (dolomiti, Val d'Ultimo, Val Pusteria, cresta di confine)
e, in generale, tutta l'area nord-orientale, dove si sono
registrate anche le temperature minime pi� basse, dai 6� di
Vipiteno agli 8� di Bressanone. Bolzano e la bassa Val d'Adige
hanno avuto temperature pi� miti, intorno ai 12�, in ogni caso
sempre ben al di sotto della media stagionale. Vi � state in
compenso abbondanti precipitazioni piovose: tra i 30 e i 70 mm. in
tutta la provincia, con punte a Bolzano (70 mm.) e a Egna (60 mm.);
migliore la situazione in Val Venosta, dove sono caduti circa 30
mm. di pioggia e le temperature si sono mantenute intorno ai 10�.
Anche le temperature massime hanno subito una forte diminuzione, a
fronte della media stagionale di 22�-28�: marted� a Bolzano non
si sono superati i 19�, a Merano e a Bressanone i 17�, ma a
Brunico e a Dobbiaco il termometro si � fermato addirittura a 9�-10�.
Nonostante l'impressione suscitata dall'abbassamento di
temperatura e dalle piogge abbondanti, la situazione meteo ha
avuto almeno un risvolto positivo: con la pioggia di questi
giorni, infatti, si � riequilibrata la media con quella
stagionale dopo un lungo periodo di scarse precipitazioni. A
provocare l'ondata di maltempo � stato un fronte freddo
proveniente dall'Atlantico e in transito verso sud-est. Ormai,
assicurano all'Ufficio meteorologico provinciale, la perturbazione
� passata e si � spostata oltre l'Adriatico. Non dovremmo dunque
pi� assistere a giornate come quelle appena passate, ma ci� non
significa che il tempo migliorer� subito drasticamente. Le
previsioni indicano infatti che nei prossimi giorni la situazione
faticher� un po' a ristabilirsi: gioved� le precipitazioni
cesseranno e le nubi si dissolveranno grazie alle correnti da nord
con effetto F�hn, ma si tratter� solo di un miglioramento
temporaneo. Le temperature rimarranno infatti basse, anche se
localmente potranno superare i 20�, e venerd� il tempo sar�
nuovamente instabile, con possibilit� di deboli rovesci. E gi�
tutti sperano che almeno il fine settimana possa portare una
tregua
Anche sul fronte della viabilit� si � avuto qualche problema,
sia pure di scarsa consistenza. A causa delle precipitazioni,
sulla strada statale 155, a Cereto presso Campo di Tures, ha
ceduto un breve tratto di strada, prontamente ripristinato. In Val
d'Ega si sono verificate delle piccole frane, anche qui senza
conseguenze particolarmente rilevanti. Un po' pi� complessa la
situazione sui passi di montagna pi� elevati, dove le nevicate
hanno reso difficoltoso il transito. Dopo le ore 14 di marted�,
tuttavia, la comparsa del sole ha favorito il lavoro dei cantieri,
e in breve tempo le strade sono ritornate percorribili. A causa
della persistente instabilit� meteorologica, l'Ufficio
provinciale di viabilit� consiglia per precauzione di non
mettersi in viaggio in quei tratti senza catene a bordo.
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TROMBA D'ARIA NEL PARMENSE
Articolo tratto da LA
GAZZETTA DI PARMA
PARMA, 10 Luglio -
�Il diavolo, era il diavolo: ero in casa da sola, ha cominciato a tremare tutto come durante il terremoto, i lampadari si muovevano come impazziti, i vetri delle porte sono esplosi.
..."
REPORTAGE
FOTOGRAFICO
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