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L'OLTREPO
PAVESE SOTTO TIRO
Un'altra
grandinata, pesanti i danni per vigneti e frutteti
Articolo
tratto da La
Provincia Pavese
VAL DI NIZZA, 30 luglio. Non sono ancora finite le stime dei danni
della grandinata del 14 luglio che per la terza volta la grandine
� tornata a colpire, e questa volta quasi tutto l'Oltrepo.
L'altra sera sono stati distrutti frutteti, vigneti e coltivazioni
da Silvano, Casei, Voghera fino a Pietragavina e Romagnese.
Chicchi di dimensioni modeste, ma scesi con violenza sospinti dal
forte vento e della violenta pioggia che ha spazzato tutta la zona
per circa un'ora. L'epicentro � stato individuato a Trebbiano di
Ponte Nizza e nella bassa Val Nizza, con Nizza e le frazioni di
Pratolungo e Casarasco colpite pesantemente.
Il manto di ghiaccio era visibile sui campi anche nella mattinata
di ieri. La zona investita dalla furia degli elementi �
vastissima; comprende i comuni di Montesegale nelle frazioni di
Frascate e Sanguignano, S. Albano, Poggio Ferrato, Valverde, le
frazione di Calghera, Bozzole, Casa Balestrieri, e ancora
Fortunago, Rocca Susella, Ruino fino a Godiasco, Rivanazzano e in
particolare la frazione di Nazzano, Retorbido, Codevilla, Torrazza
Coste, mentre verso sud fino a Varzi, S. Margherita Staffora
(frazione Sala), Varzi, Pietragavina e Romagnese. La grandine non
ha risparmiato neanche la pianura includendo i comuni di Voghera,
Casei, Silvano, Cornale, fino a Mezzana Bigli. Solo una piccola
fascia dell'Oltrepo orientale � stata risparmiata fra Montescano
e Broni. Le prime stime dei danni sub�ti sono pesantissime e
toccano tutte le coltivazioni, giunte ormai a maturazione; nella
fascia centrale dell'Oltrepo e in Val di Nizza in particolare
distrutti i frutteti e quei vigneti risparmiati dalla grandinata
del 14. Nella zona di Trebbiano l'immagine � desolante; gli
alberi da frutto, mele, pere, pesche, susine, albicocche sono
completamente distrutte. �I chicchi scendevano violentissimi
portati dal vento e ho visto i miei frutteti andare distrutti nel
giro di nemmeno mezz'ora - commenta Luciano Rosina, agricoltore di
Trebbiano - Avevo 70-80 pertiche coltivate a frutteto con pesche,
mele, susine e albicocche. Tutte distrutte, non resta pi� niente.
Anche le gemme che dovevano andare a maturazione sono distrutte e
cos� non ci sar� frutta nemmeno il prossimo anno�. Un danno che
per Rosina equivale a migliaia di quintali di frutta andati
completamente perduti visto che la media di produzione si aggirava
intorno a 1500 quintali di mele e 400 di pesche. �Anche il
vigneto, circa dieci pertiche in tutto, � andato completamente
perduto. Praticamente non ho pi� nulla da vendere ai miei clienti
per quest'anno e ho dubbi anche in merito al prossimo"
conclude l'agricoltore che gi� nel '98 ha sub�to danni analoghi
e sempre a causa della grandine. E come lui, anche Maurizio
Lucchelli, di Ponte Nizza, si � trovato nell'occhio del ciclone.
�Il raccolto di 45 pertiche � distrutto completamente; sono
bastati trenta minuti di grandine portata da un vento fortissimo
perch� tutto il lavoro di un anno venisse spazzato via - commenta
Lucchelli - E non solo le pesche, le mele, le susine, le
albicocche sono finite in poltiglia, ma anche l'erba medica, che
in alcune parti era al secondo e terzo taglio, � marcia. Ma
almeno quella ricrescer�. E i anche i frutteti della pianura
sono stati distrutti come � accaduto per l'azienda agricola di
Francesco e Vittorio Panizza, colpita per la terza a luglio. �Avevamo
frutteti a Oriolo, in strada Granella e a Pontecurone - dicono i
due fratelli - Ora non abbiamo pi� nulla: susine, mele, pere di
ogni qualit�, pesche completamente distrutte. Abbiamo fatto in
tempo solo a raccogliere le poche albicocche nei giorni scorsi�.
I telefoni nelle sedi delle associazioni di categoria squillano in
modo incessante, una ridda di segnalazioni da ogni parte dell'Oltrepo.
Il quadro � drammatico, l'economia agricola � praticamente in
ginocchio e le conseguenze non si registreranno solo quest'anno ma
avranno ricadute anche per il prossimo anno. �Non abbiamo ancora
le esatte quantificazioni dei danni subiti - spiega Paolo
Culacciati, direttore della Coldiretti di Varzi - ma dai primi
rapidi sopralluoghi e dalle testimonianze dei tanti agricoltori
che ci hanno chiamato per vedere quanto resta dei loro raccolti,
si pu� affermare che la portata del disastro � incredibile per
vastit�. Abbiamo subito inviato un telegramma alla Provincia per
informare della situazione l'assessore provinciale Ruggero
Invernizzi che ha garantito per domani mattina la presenza dei
tecnici per un sopralluogo sulle zone colpite�. Anche dall'Unione
Agricoltori sono stati inviati ieri mattina due telegrammi, uno
all'assessore provinciale e un altro all'assessore regionale. �Abbiamo
voluto subito tracciare un primo quadro della situazione e dei
danni subiti dalla zona - spiega il direttore dell'Unione, Luciano
Nieto - Coinvolti non solo i frutteti ma anche tutte le colture
orticole, come cipolle e pomodori che erano giunti alla stagione
della raccolta, e anche la produzione delle barbabietole nel
bacino bieticolo di Casei�.
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