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Diario
meteorologico del mese
di
Giugno
2000
Questa rassegna raccoglie le informazioni
pervenute, da varie fonti, alla nostra redazione web; alcuni dati potrebbero non essere
verificati . Ai lettori il compito di integrare o correggere le informazioni.
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LA
PIENA IN VALLE DI SUSA
CESANA, 15 GIUGNO 2000 - Ancora emergenza in
alta Valle di Susa dopo il rischio di alluvione in seguito alle abbondanti precipitazioni
piovose dei giorni scorsi.
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PIOGGE
INTENSE IN VALLE GESSO (CN)
ENTRACQUE, 13 GIUGNO - E' incominciato a piovere domenica 11 mattina. Bench� le precipitazioni fossero a
tratti anche intense non hanno dato troppe preoccupazioni; del resto non
era la prima volta che in valle si registravano piogge molto intense. I torrenti
erano in piena ma smaltivano regolarmente. Il grosso dei danni � stato
provocato dal nubrifagio che � durato dalle 7 alle 10 del mattino di marted�
13. Il cielo era nerissimo ed incuteva paura. Fulmini e tuoni ininterrotti e
soprattutto una pioggia continua e violenta. Praticamente tutte le
esondazioni sono avvenute nella mattinata di marted�. I danni sono stati localmente
gravi ma circoscritti. Il mercoled� mattina "La Stampa"
pubblicava il solito articolo impreciso ed approssimativo
sull'alluvione e le solite sciocchezze sulla diga. "Nei paesi gialli di fango ora il terrore ha un nome: Entracque" . Questa diga
ovviamente scricchiolava e stava per rovesciare a valle tutto il suo volume di
acqua, tra l' altro sbagliandone completamente l'entit�, infatti si diceva di
un volume di acqua di ben 10.000 mc, poco pi� di una piscina!!! Il
Sindaco di Entracque protestava immediatamente con la redazione minacciando almeno
simboliche denuncie per "terrorismo". Infatti il giorno seguente gioved� nella
cronaca di Cuneo compariva un articolo in qualche modo correttivo in cui si
precisava che il sistema di dighe di Entracque aveva trattenuto circa 10
milioni di metri cubi di acqua (questa volta citando i valori corretti).
Raggiunta la massima capacit� del sistema dei tre invasi (circa 46 milioni di
m3) ovviamente le due dighe hanno incominciato a sfiorare. Passato il peggio
da mercoled� l' ENEL ha incominciato a scaricare dal basso per 67
ore. Tra domenica e marted� sono caduti circa 220 mm di pioggia.
Considerato che il bacino imbrifero dell' alta Valle Gesso � di circa 200 Km quadrati sulla zona sono caduti 40 milioni di
m3 di acqua: vale a dire che, teoricamente, si sarebbe potuto riempire l'intero
sistema ENEL in tre giorni. La cosa, se si ha avuto l' occasione di vedere i
tre invasi di Piastra, Rovine e Chiotas, � affascinante e spaventosa. Nei
confronti con la natura siamo veramente una piccola cosa. (G.
Scanavino - SMS)
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ALLAGAMENTI
E FRANE NEL CUNEESE
Articolo tratto da LA
STAMPA
CUNEO, 12 GIUGNO 2000 - Trenta persone fatte evacuare dalle loro abitazioni, intere famiglie rimaste bloccate dall�acqua, primi piani delle case completamente allagati e abitanti costretti a rifugiarsi nelle camere superiori, strade messe ko da canali tracimati, campagne trasformate in risaie, alberi caduti, grande preoccupante per la crescita del livello dei torrenti. Ieri il Cuneese � stato battuto violentemente dal maltempo: i vigili del fuoco sono stati chiamati per oltre trecento interventi.
I danni pi� gravi nella zona della Bisalta. Nel pomeriggio tanti problemi a
Boves: a Madonna dei Boschi l�acqua ha invaso la strada ed � poi confluita nel canale di corso
Bisalta, anch�esso allagato. Nella zona di Fontanelle il bedale � tracimato inondando un tratto di via interna della frazione verso il santuario.
Ma in serata il maltempo si � spostato verso Peveragno (dove ieri era in programma la 43� sagra della fragola): il livello dei corsi d�acqua � cresciuto in modo preoccupante. Diverse le frane. San Giovenale � rimasta in parte isolata. La strada principale � stata interessata da tanti smottamenti e le squadre di soccorso hanno dovuto raggiungere la localit� attraverso la via del colletto e strada
Brard. Allagamenti anche nella zona del cimitero, dove le bialere hanno trascinato a valle fango e terriccio. Allagato persino il concentrico. Problemi poi nella zona collinare di San Giorgio. Intere famiglie sono state salvate dai vigili del fuoco. In serata sono state chiuse le strade da Peveragno verso Boves e in direzione di
Beinette. Qui � straripato lo Josina ed � esondato il Brobbio.
Il maltempo era iniziato nella serata di sabato. I primi problemi nel
Saluzzese. A Card� � tracimato un bedale, cos� come a Martiniana Po (qui i vigili del fuoco hanno liberato alcuni automobilisti rimasti bloccati nelle strade invase dall�acqua), a Revello e Bagnolo (dove � stato allagato un magazzino). La provinciale della Valle Varaita � stata interessata da una frana al bivio per
Isasca. A Verzuolo allagata la strada che da Pomarolo conduce a
Falicetto. Richieste di aiuto poi da Rossana (la centralina per il rilevamento dei dati meteo rischiava di finire nel
Varaita), Sant�Antonio di Piasco, Crissolo. Situazione di pericolo poi sulla statale 589 fra Staffarda e Cavour: il Ghiandone ha raggiunto i livelli di sicurezza e c�� preoccupazione per l�aumento del livello del Po.
A Saluzzo problemi ai collegamenti in via della Croce e in via antica Torino, per via dello straripamento di alcuni canali. A Revello un bedale � tracimato e ha allagato negozi e cantine in via Vittorio Emanuele. A Card� due stalle sono state allagate in via
Saluzzo: gli animali sono stati portati in salvo.
Nel Saviglianese la zona pi� colpita � quella a nord della citt�, in via Suniglia oltre la ferrovia per
Saluzzo. La strada � stata completamente invasa dall�acqua. A Monasterolo un tiglio alto venti metri e di oltre 130 anni �d�et� si � abbattuto sul muro di cinta della villa Fontana. Esondazioni si registrano anche a San Salvatore e Cavallotta di
Savigliano, oltre a Termine di Villafalletto.
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NUBIFRAGIO
NELL'IMPERIESE
IMPERIA, 12 GIUGNO 2000 - Due stabilimenti balneari di Diano Marina interdetti al pubblico perch� �invasi� dalle acque di fogna, la registrazione dello special televisivo �Sanremo figlia dei fiori� sospesa e, probabilmente, soppressa: sono le conseguenze del nubifragio che si � abbattuto sull�Imperiese tra sabato sera e ieri mattina. Il maltempo non ha risparmiato altre zone della Liguria: a Finale, il temporale ha provocato il rinvio della corsa ciclistica per allievi (trofeo
Avis), in programma in mattinata sul lungomare Migliorini, mentre la maratona in salita al Monte Faudo � stata interrotta 9 km prima del traguardo.
A Diano, la pioggia, intensa e violenta, ha fatto �scoppiare� le condutture delle acque bianche, che si sono riversate sull�arenile dei Bagni Delfino Uno e Delfino Due, gli stabilimenti balneari del Comune, sommergendo nella melma maleodortante numerosi ombrelloni e sedie a sdraio. E� accaduto ieri mattina, poco dopo mezzogiorno sono comparsi i cartelli che vietano l�ingresso ai due bagni marini per l�inagibilit� degli stessi. Spiega il sindaco Andrea
Guglieri: �La rete � ottocentesca. Ma il progetto per far confluire le tubature al largo del Palavela (2 miliardi, gi� approvato dalla Conferenza dei Servizi) potr� decollare solo in autunno, perch� � al vaglio del ministero dell�Ambiente�. Tante le proteste di turisti e cittadini. Dice Nino Calcagno, consigliere d�opposizione: �Era gi� successo nel �99 a Ferragosto, si � ripetuto ora. La stagione balneare � a rischio. Siamo stupefatti, credo che l�assegnazione della Bandiera Blu ce la possiamo scordare anche per il 2001�.
L�altra sera, l�acquazzone si � scatenato poco prima che a Pian di Nave cominciasse la registrazione di �Sanremo figlia dei fiori�, la terza serata, dopo le due in diretta, che Raiuno avrebbe questa volta trasmesso il 30 agosto, per salutare l�estate al tramonto. E cos�, sotto lo sferzare delle raffiche, che hanno danneggiato anche la scenografia e la consolle, � stato deciso di sospendere il programma, dedicato agli anni Settanta e presentato da Carlo Conti, affiancato per l�occasione da Vanessa Incontrada e Irene Ferri. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco hanno liberato dall�acqua i camper che fungevano da camerini. Ieri mattina, valutati i danni, i tecnici della Rai hanno cominciato a smantellare la struttura e lo studio mobile. Se ne riparler� (forse) pi� avanti.
(LA STAMPA).
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TROMBA D'ARIA AD
IMOLA, DANNI PER 30 MILIARDI
IMOLA, 12 GIUGNO 2000 - Danni complessivi per una trentina di miliardi, case e capannoni
scoperchiati e allagati, strade bloccate per ore, due camper rovesciati dalla forza del
vento: ecco cosa succede quando il temporale estivo si trasforma in una vera e propria
tromba d'aria.
L'inferno d'acqua a Imola e dintorni si � scatenata ieri mattina alle 4.25. In citt�
sono state due le zone prese di mira in modo particolare: l'autodromo e l'area
industriale. Qui vento e tempesta hanno usato la mano pesante. La Sacmi ha perso decine di
metri di tetto, alcuni uffici sono stati allagati e questa mattina un paio di reparti sono
stati costretti a restare fermi.
Parzialmente scoperchiata anche la New Holland, mentre le Grafiche Baroncini sembravano
uscite da un bombardamento. In collina, attorno all'Autodromo, decine di case sono state
danneggiate (sono volati soprattutto tegole e cornicioni) e alcuni casolari di campagna
scoperchiati. I rami spezzati hanno schiacciato due auto parcheggiate e, per fortuna,
vuote. In mezz'ora il turbine ha fatto volare cartelli pubblicitari, cassonetti delle
immondizie, fili dell'alta tensione lasciando interi quartieri senza elettricit�.
Pi� di 150 gli interventi effettuati in 12 ore dai vigili dei fuoco, mentre all'alba sono
entrati in azione la piemme, la polizia provinciale e i cantonieri
dell'Anas per
sgomberare via Colli e via Nuvolari sbarrate da tronchi caduti. Ma se in citt� ieri
pomeriggio si lavorava gi� per riparare i danni, in campagna si lamentano devastazioni a
cui ormai non si pu� mettere pi� rimedio. Coltivazioni ad alto e basso fusto per un
valore di miliardi sono state letteralmente spazzate via in pochi minuti dalla furia della
tempesta. Per avere un'idea della violenza dei vento, basti pensare che le raffiche hanno
scardinato il tetto dei Consorzio Agrario, sulla Selice, portandosi via la pesa pubblica.
La bufera ha seguito un percorso ben preciso colpendo in serie
Zolino, San Prospero,
Mordano, Bagnara, Cantalupo, Sasso Morelli e Casola Canina. Si tratta della pi� grave
calamit� atmosferica degli ultimi anni.
(Il Resto del Carlino, segnalazione di Lorenzo Marani - Cesena).
REPORTAGE
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