LA
PIENA IN VALLE DI SUSA
CESANA, 15 GIUGNO 2000 - Ancora emergenza in
alta Valle di Susa dopo il rischio di alluvione in seguito alle abbondanti precipitazioni
piovose dei giorni scorsi. Ieri, a Cesana e nella frazione Bousson, dove marted� il fiume
Dora stava per uscire dagli argini per portare via mezzo paese, si � iniziato a fare la
conta dei danni. Il fiume in piena ha abbattutto alberi ad alto fusto e scardinato alcuni
ponti secondari ma si � mangiato pure alcuni pezzi della provinciale che da Cesana porta
a Sestriere attraverso Sauze di Cesana.
Le nuvole sono comunque tornate ieri intorno a mezzogiorno ed una fitta pioggia � caduta
nuovamente un po dappertutto. Dopo alcuni minuti di paura, il vento ha riportato il
sole, tranquillizzando non solo i villeggianti, ma i vigili del fuoco, la protezione
civile e il corpo forestale che sono allopera 24 ore su 24 per svolgere ora una
serie di verifiche, di prosciugamenti e di pulizia degli alvei. Rimane chiusa ai mezzi
pesanti la statale 24 del Monginevro, da Oulx sino a Claviere, per una serie di cedimenti
della carreggiata. Il traffico delle autovetture � parecchio rallentato da una serie di
sensi unici alternati regolati da semafori. (ANSA).
Il torrente
Ripa divora la strada provinciale per Sauze di Cesana
di Luca Giai
- tratto da Luna
Nuova n. 46 venerd� 16 giugno 2000
CESANA,
16 GIUGNO 2000 - L�incubo dell�alluvione del 1957 �
tornato a terrorizzare l�alta valle di Susa. La pioggia caduta
copiosa nello scorso week-end ha messo in ginocchio i comuni
dell�alta valle nella giornata di luned�, cos� come quelli del
cuneese, tanto da far chiedere alla Regione Piemonte lo stato di
calamit�.
Le prime
avvisaglie del disastro si sono registrate a Bousson: un vecchio
ponte di legno che collegava la zona della caserma degli alpini
con l�area attrezzata in pineta � stato spazzato via
dall�impetuosit� del torrente Ripa. Sul posto sono dovuti
intervenire i vigili del fuoco di Torino con una gru per
asportarlo dalla sede fluviale. Di qui tutta un�escalation di
danni e di momenti drammatici, che nei pi� anziani hanno fatto
tornare alla mente i tragici eventi del '57. E� stata
un�emergenza continua, che nel pomeriggio di marted� ha
interessato anche la media valle con la chiusura precauzionale ed
il presidio dei ponti degli Alpini e di Brian�on (Dallas) a Susa,
del ponte di Ferro e di via Fontan a Bussoleno.
Ma l�emergenza
vera si � vissuta in alta valle, con l�impiego in massa di
vigili del fuoco, carabinieri, corpo forestale e protezione
civile. La statale 24 del Monginevro � stata letteralmente
mangiata per met� carreggiata dalla furia delle acque poco prima
dell�entrata nell�abitato di Cesana. Ma da Cesana in su i
danni sono difficilmente quantificabili. La provinciale 215 che da
Cesana porta a Sauze di Cesana � stata chiusa al traffico al
piazzale delle seggiovie, l� dove la Ripa si � scatenata contro
gli argini ed ha provocato il cedimento di parte della sede
stradale. Evacuato anche il campeggio Chaberton. Di quella che era
l�area attrezzata di Bousson non restano che pochi pini e qui
fortunatamente ha retto il muro di protezione eretto a difesa
della frazione, grazie anche alla provvidenziale posa di nuovi
massi a contrastare il fiume impetuoso.
A Rollieres la
provinciale 215 � stata presa di mira dal fiume in diversi punti
salvo poi sparire del tutto poco a monte dell�abitato. Un
capannone per il ricovero di mezzi movimento terra � stato in
parte portato via a Sauze di Cesana. Situazione ancor pi�
drammatica in valle Argentera dove tre dei quattro alpeggi, che
oggi ospitano undici allevatori con le loro 540 vacche e 250
pecore, sono rimasti isolati a causa di smottamenti e
dell�allagamento dei ponti Brus� e di Pian della Milizia. Tutti
con lo sguardo all�ins� ed un sospiro di sollievo tirato nella
giornata di marted�, quando finalmente ha smesso di piovere.
Restano sul campo
i problemi viari con la statale 24 del Monginevro chiusa la
traffico pesante da Oulx sino a Claviere e con la provinciale 215
che dovr� essere rimessa in sicurezza. Inizia ora la conta dei
danni che da prime stime ammonterebbero a svariati miliardi: la
ricostruzione non pu� aspettare.
(LUNA NUOVA)
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