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CUMULO CON "PILEUS" SULLE ALPI MARITTIME
(foto di Maddalena Veronese)
Dopo il transito di un sistema frontale atlantico,
il 22 ottobre 2022 sulle Alpi rimane un flusso
occidentale di aria umida, ma ancora mite. A Entracque
(Valle Gesso, Cuneo) si scorgono nubi cumuliformi
talora sormontate da un
pileus. Si tratta di una formazione nuvolosa
"accessoria" (ovvero associata solo a un'altra nube
principale) che consiste in una sorta di velo che orla
la sommit� superiore di un cumulo o un cumulonembo,
ricalcandone la forma. Si sviluppa quando la nube in
crescita verticale incontra alle quote superiori una
corrente di aria stabile e umida, alla quale viene
imposto un sollevamento forzato proprio
dall'ascensionale del cumulo, come se questo fosse una
montagna da scavalcare. Il conseguente raffreddamento
dell'aria sollevata genera la condensazione
dell'umidit� in questo esile ed effimero "cappello"
nuvoloso, che ricorda genesi e aspetto di una
nube lenticolare.
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CUMULONEMBI SULLA PIANURA PIEMONTESE
(foto di Marco Amerio)
La sera di sabato 28
maggio 2022, al termine di una giornata molto calda
con temperature massime di 28-32 �C in pianura al
Nord, l'ingresso di aria pi� fredda da Est ha
innescato lo sviluppo esplosivo di numerosi temporali,
talora rovinosi, dapprima sulle Venezie, in Emilia e
al Centro Italia, poi anche in Lombardia, Piemonte e
Liguria. Grandinate devastanti, con chicchi da oltre 5
cm di diametro, si sono verificate in particolare
sulla pianura lombarda (a Crema soprattutto), ma la
grandine ha prodotto danni importanti anche a Tortona,
nell'Alessandrino. Un'altra cella temporalesca, qui
vista da Torgnon (Valle d'Aosta) nella fase matura di
Cumulonimbus incus, si � sviluppata al
tramonto nei pressi di Ivrea. I temporali, bench�
intensi, sono stati tuttavia irregolari e non hanno
potuto stemperare la siccit� in modo significativo.
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LUGLIO-INIZIO AGOSTO 2021: TEMPORALI AL NORD ITALIA
di Davide Santini
La prima parte dell'estate 2021 � trascorsa
anticiclonica, molto calda e siccitosa al Centro-Sud
Italia, ma spesso nuvolosa e temporalesca a Nord del
Po, zona che si � trovata al margine di insistenti
depressioni sul Nord-Ovest europeo. Una situazione
atmosferica "di blocco" che ha visto ripetuti afflussi
d'aria umida da Sud-Ovest verso le Alpi, i quali hanno
attivato temporali, nubifragi e grandinate a
ripetizione in particolare sulla fascia prealpina e
pedemontana dall'alto Piemonte al Friuli (intorno a
Lugano, Como e Lecco alcune localit� hanno superato i
400 mm di pioggia totale dal 1� luglio al 10 agosto,
con piene torrentizie e dissesti il 25-27 luglio e il
4 agosto). Nella foto, belle formazioni di "mammatus"
alla base di cumulonembi temporaleschi nelle fasi
finali di sviluppo sopra Milano-Sud il 1� agosto 2021.
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29 GIUGNO 2020: NEBBIA AI PIANI DI CASTELLUCCIO
di Andrea Miola
I piani di Castelluccio di Norcia, a circa 1350 m sul
versante umbro dei Monti Sibillini, sono un sistema di
bacini endoreici (senza emissario superficiale, le
acque meteoriche vengono drenate da inghiottitoi
carsici), in cui di notte l'aria fredda, densa e
pesante rimane facilmente intrappolata per inversione
termica. Di conseguenza anche in piena estate �
piuttosto frequente che, raggiunta la saturazione
dell'aria (umidit� relativa 100%) al calare della
temperatura dopo il tramonto si formi una coltre di
nebbia isolata in un Appennino completamente sereno.
Nell'immagine, la situazione all'alba del 29 giugno
2020 ripresa dal Rifugio Casale Argentella (2002 m)
verso il Piano Grande dal nostro lettore Andrea Miola.
In seguito la nebbia scomparir� rapidamente per
effetto del riscaldamento mattutino.
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ALTOCUMULO LENTICOLARE SOPRA AL MONTE BIANCO
di Virgilio Giacchetto
Il 28 novembre 2018 un bell'esemplare di Altocumulo
lenticolare � apparso sopra la catena del Monte
Bianco. Venti da Nord relativamente freddi -
richiamati da una depressione intorno alla Grecia -
rendevano l'atmosfera tersa sul versante sudalpino e
in tutta l'Italia settentrionale, come non accadeva
cos� estesamente da oltre un mese, dal 25 ottobre.
Il sollevamento orografico forzato dell'aria (e dunque
il suo raffreddamento) per la presenza dell'arco
alpino, in particolare sopra alla mole delle Grandes
Jorasses (4208 m, al centro dell'immagine), generava
tuttavia la condensazione del poco vapore acqueo in
questo "cappello" nuvoloso a una quota di circa 5000
m. L'immagine � stata ripresa dal Monte Saint-Julien
(1377 m, Valle d'Aosta centrale) in direzione
Nord-Ovest.
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ALTOCUMULI LENTICOLARI
AL TRAMONTO
di Valeria Zanola
Un bel tramonto rosseggiante si � manifestato la sera
di sabato 22 settembre 2018 in Piemonte. Come spesso
avviene, a colorarsi al calar del sole (in questo caso
a Sangano, in bassa Val Sangone) sono stati banchi di
Cirrostratus e Altocumulus lenticularis
in regime di correnti da Nord-Ovest in quota dopo il
passaggio di un modesto fronte atlantico la notte
precedente. Nonostante la provenienza nord-occidentale
(con un po' di foehn nelle valli alpine), la massa
d'aria in circolazione era molto calda, di origine
subtropicale: il radiosondaggio eseguito alle h 12 UTC
(le 14 locali) dall'aeroporto di Cuneo-Levaldigi,
segnalava infatti temperature di 15,0 �C a circa 1500
m (livello isobarico di 850 hPa), e 0 �C a ben 4500 m,
inoltre sulla pianura torinese le temperature massime
hanno sfiorato i 30 �C, una situazione da piena estate
alla vigilia dell'Equinozio d'autunno. |
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NUBIFRAGI IN LIGURIA
di Andrea Bonizzoni
A met� luglio 2018 inconsueti nubifragi si sono
abbattuti sulla Riviera di Ponente e sul vicino
entroterra, il cui clima � solitamente secco nelle
settimane centrali dell'estate. In particolare luned�
16, all'interno di una massa d'aria umida e instabile
in risalita dal Golfo del Leone e dal Mar Ligure, si
sono formate numerose celle temporalesche che nella
giornata hanno scaricato 69 mm di pioggia a Savona, 73
mm a Pieve di Teco, 77 mm al Colle del Melogno (dati
ARPA Liguria), a fronte di medie mensili di 20-40
mm... causando allagamenti in diverse localit� tra cui
Savona, Albissola Marina, Ceriale e Albenga. Qui
vediamo una "shelf-cloud" (nube "a mensola") ripresa
da Alassio verso Capo Mele, generata dal sollevamento
di aria caldo-umida presente al suolo davanti al
temporale da parte delle impetuose correnti
discendenti dal cumulonembo (fronte di raffica,
associato alle precipitazioni).
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NUBI NOTTILUCENTI
VISTE DAL CAMPO DEI FIORI (VARESE)
di Andrea Aletti e Luca Buzzi, Osservatorio "G. V. Schiaparelli"
Il 3 luglio 2017 alle h 4 (ora locale) gli astronomi
dell'osservatorio "G. V. Schiaparelli" al Campo dei
Fiori (1226 m, Prealpi di Varese) hanno documentato il
fenomeno - raro alle nostre latitudini - delle "nubi
nottilucenti" (PMCs, Polar mesospheric clouds),
apparse all'orizzonte Nord-Est in direzione
dell'Europa centrale insieme ai primi tenui lucori
dell'alba. Si tratta di sottili nubi mesosferiche
formate da cristalli di ghiaccio a quote tra 75 e 85
km, dunque le pi� elevate che possano formarsi, ben
pi� in alto delle comuni nubi troposferiche a cui
siamo abituati, sotto i 10-15 km di altezza. Vengono
illuminate dal sole mentre gli strati pi� bassi
dell'atmosfera sono ancora al buio prima dell'alba (o
gi� al buio, dopo il tramonto), e la loro origine
non � ancora stata completamente chiarita.
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NUBI OROGRAFICHE E IRIDESCENZE AL GRAN S. BERNARDO
di Virgilio Giacchetto
Il 22 febbraio 2017 un anticiclone si protende
dall'Atlantico verso l'Italia, e il tempo � per lo pi�
soleggiato e precocemente tiepido (anche 20 �C in
Sardegna), a parte nebbie sulle pianure del Nord e
nubi basse marittime con pioviggini in Liguria. Le
Alpi interne sono per� lambite da un flusso di vivaci
correnti nord-occidentali pi� attivo sull'Europa
centrale, con formazione di Altocumulus
lenticularis al tramonto sopra le creste tra Val
d'Aosta e Svizzera. Qui ne vediamo alcuni banchi
(anche con iridescenze ed elementi di Altocumulus
lenticularis lacunosus) nella zona del Gran San
Bernardo, ripresi da Saint-Rh�my-en-Bosses.
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CAPODANNO 2016: "MARE" DI STRATI SULLA VALPADANA
di Marco Isoldi
Una caratteristica atmosferica dominante dei giorni
tra fine dicembre 2015 e inizio gennaio 2016 � stata
la frequente presenza di nubi basse (strati) con
limite superiore tra gli 800 e i 1000 m circa in
Valpadana e sulle basse valli alpine occidentali. La
siccit� finalmente si � interrotta con il passaggio di
perturbazioni atlantiche: tra un fronte e l'altro il
cielo � tornato sereno sulle Alpi, ma sovente �
rimasto grigio a fondovalle e in pianura, come in
questa immagine ripresa il 1� gennaio 2016 da Montoso,
a 1250 m sulle alture di Bagnolo Piemonte (Cuneo).
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UN
PO... DI CUMULONEMBI
di Toni Farina
Giugno 2015 � cominciato con una prima decade
anticiclonica e tra le pi� calde mai registrate al
Centro-Nord italiano, con temperature massime di 34-37
�C in Valpadana tra venerd� 5 e sabato 6. In seguito
l'anticiclone nord-africano ha ceduto permettendo
flussi di aria pi� instabile e meno calda, ora
dall'Atlantico, ora da Nord-Est, responsabili di
temporali quotidiani e talora forti, con grandine e
raffiche di vento. Una situazione di instabilit�
tuttavia piuttosto comune a met� giugno. Qui vediamo
il tranquillo scorrere del Po il 15 giugno 2015 nel
tratto a valle di Valenza (Alessandria), quasi
all'uscita dal territorio piemontese: cumuli e
cumulonembi si affollano all'orizzonte in un
pomeriggio diffusamente temporalesco tra Nord Italia e
Canton Ticino (forte grandinata sulla cintura Nord di
Torino, nubifragio intorno a Lugano).
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NUBI
LENTICOLARI E TEMPESTE DA NORD-OVEST SULLE ALPI
di Maurizio Ariena
Il periodo tra venerd� 27 marzo e gioved� 2 aprile
2015 � stato caratterizzato da impetuosi venti da
Nord-Ovest sulle Alpi, e da un episodio di f�hn
insolitamente duraturo e intenso sul versante padano
della catena montuosa. La massa d'aria � divenuta
particolarmente mite tra luned� 30 e marted� 31 marzo
quando, con il concorso dell'effetto favonico, le
temperature massime sono salite a 26-29 �C su pianure
e colline tra Torino, Asti e Cuneo, in seguito si �
avuto un graduale raffreddamento, pi� marcato anche in
pianura da venerd� 3 aprile con la rotazione a Est
delle correnti al suolo. Il vento ha raggiunto la
massima intensit� tra luned� sera e mercoled�, con
punte oltre i 150 km/h sulle creste alpine e di 80-120
km/h lungo le valli e sulle zone pedemontane torinesi
(numerosi alberi sradicati e danni ai tetti). Qui nubi
lenticolari (Altocumulus lenticularis) sul Monte Rosa,
visti da Alagna Valsesia nel pomeriggio di sabato 28
marzo, indizio del rinforzo dei venti nord-occidentali
in quota sopra le Alpi.
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ALTOCUMULO LENTICOLARE SULLA VETTA DEL MONVISO
di Marco Mereu
Il 23 gennaio 2015, tra l'anticiclone "Friederike" sul
vicino Atlantico, e la depressione "Iustus" al Sud
Italia, correnti tese da Nord-Ovest attraversano le
Alpi. La presenza della catena montuosa deforma il
flusso d'aria dando luogo a ondulazioni in
corrispondenza delle quali si sviluppano banchi di Altocumulus
lenticularis, tipiche "nubi d'onda" rivelatrici di
venti in quota sopra le montagne. Una di queste,
ripresa da Villastellone (pianura a Sud-Est di
Torino), si forma proprio sulla vetta del Monviso,
seguendone fedelmente il profilo come farebbe l'acqua
sopra a un sasso nel letto di un torrente.
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STRATI
SULLA VAL DI SUSA
di Paolo
Marcato
Dopo un sabato sereno e caldo (massime di 26-27 �C
sulla pianura torinese), domenica 28 settembre 2014
l'anticiclone "Kieron" a Nord delle Alpi fa entrare
aria orientale pi� umida in Valpadana. Le foschie
diventano ancora pi� dense a bassa quota, e strati
nuvolosi si formano contro le Alpi occidentali a quote
tra 1500 e 2000 m circa, penetrando talora per diversi
chilometri dalla pianura entro le vallate. Qui la
nuvolosit� bassa che ingombrava la Valle di Susa vista
salendo al Colle dell'Assietta. Sullo sfondo, a
sinistra il M. Chaberton (3130 m), al centro le vette
degli Ecrins (Delfinato).
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CUMULI
NEL CIELO DI ROMA
di Andrea
Tarquino
Indebolitosi l'effetto delle correnti fresche e
umide da Nord-Est, il 1� giugno 2014 l'estate
meteorologica si apre con cieli in gran parte
soleggiati in Italia, ma lo sviluppo di cumuli nelle
ore centrali � vivace, specialmente sulle zone
interne. Qui una distesa di Cumulus humilis e
Cumulus mediocris al di sopra di Roma, dove la
temperatura giornaliera oscilla tra una minima di 11
�C e una massima di 24 �C, e non si registrano
precipitazioni. Al centro dell'immagine, contro i
rilievi dei Castelli Romani, e a met� tra il palazzo
del Quirinale e il Vittoriano, si scorge la Torre
Calandrelli, sede dell'osservatorio storico del
Collegio Romano fin dal 1788.
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"CASCATA" DI STRATI VERSO IL LAGO DI COMO
di Cinzia
Mighetti
Il 17 novembre 2013 il cielo � ancora sereno in
quota sulle Alpi, ma negli strati medio-bassi gi� si
rafforza il flusso di aria umida meridionale che
prelude al prolungato periodo piovoso dei giorni
seguenti. Qui, in prossimit� del Costone del Bregagno
(tra i laghi di Como e di Lugano), uno scenografico
effetto "cascata" delle nebbie (Stratus) che dal
piccolo bacino della Val Cavargna traboccano verso il
Lario, attorno a quota 2000 m. |
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CUMULONEMBO SUL MILANESE
di Maria
Luisa Paracchini
Dopo il violento passaggio temporalesco del 24
agosto 2013 al Nord-Ovest italiano, una �goccia
fredda� (depressione in quota contenente aria fredda
al suo interno) si posiziona sull'Italia mantenendo
atmosfera instabile per alcuni giorni, con nuovi e
numerosi temporali intensi qua e l�. Ecco un
Cumulonimbus incus (cumulonembo a incudine) al di
sopra del Milanese, ripresa la sera del 27 agosto da
Borgo Ticino (Novara). La sommit� tocca la tropopausa
(confine tra troposfera e stratosfera), a 10000 m di
quota. |
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ALTOCUMULO LENTICOLARE SUL MONTE ROSA
di Roberto Cilenti
Il 26 luglio 2013 la situazione atmosferica vede un
robusto promontorio anticiclonico distendersi
dall'entroterra algerino fino all'Europa centrale,
coinvolgendo pienamente l'Italia. I cieli sono per lo
pi� sereni, a parte i consueti sviluppi pomeridiani di
cumuli e locali temporali, e le temperature in aumento
(fino a 37 �C di massima sulla pianura emiliana).
Tuttavia,
deboli venti da Sud-Ovest in quota interagiscono con
la cresta principale delle Alpi generando alcuni
Altocumulus lenticularis, nubi orografiche che si
sviluppano per la deformazione del flusso delle
correnti aeree imposto dalla catena montuosa. Qui ne
vediamo uno al di sopra dei Lyskamm (4527 m, Monte
Rosa), ripreso al mattino dall'alta valle del Lys
(Aosta).
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CUMULONEMBI E RISAIE NEL VERCELLESE
di Gianpaolo Falletti
Nel pomeriggio del 19 maggio 2013, allontanatasi
l'ennesima perturbazione sud-occidentale che ha recato
piogge intense sul Nord-Ovest italiano e neve sulle
Alpi oltre i 1700 m, l'atmosfera resta instabile per
l'afflusso di aria fresca in quota. Numerosi
cumulonembi si formano in aria limpida sia sui
rilievi, sia sulla pianura piemontese: qui li vediamo
specchiarsi sulle risaie, come di consueto allagate in
primavera, nei dintorni di Santhi� (VC). |
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ALTOCUMULUS KELVIN-HELMHOLTZ A CHIUSA DI PESIO (CN)
di Andrea Davide
Il 15 febbraio 2013 sul Nord Italia � attivo un
flusso di correnti da W-NW: un moderato fronte
atlantico valica le Alpi nella notte, seguito da
alcuni sbuffi di f�hn nelle valli occidentali. Sul
cielo di Chiusa di Pesio (CN) nel pomeriggio appare un
Altocumulus Kelvin-Helmholtz, formazione
nuvolosa poco frequente e caratterizzata da
ondulazioni a ricciolo dovute a turbolenze che si
sviluppano al contatto tra due strati d'aria che
scorrono con velocit� (o talora direzione) differente.
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ALBA
DAL MONTE RAMA (GE)
di Andrea Bonizzoni
Quella del 2013 � stata un'Epifania
straordinariamente mite, specialmente sui rilievi del
Nord-Ovest italiano,
per via dell'aria sub-tropicale circolante all'interno
dell'anticiclone Xerxes, a cui si � aggiunto l'effetto
f�hn sul versante padano delle Alpi (temperature
massime fino a 20-23 �C a quote di 400-700 m). Aria
marittima pi� umida determinava invece la formazione
di strati bassi sul versante ligure dell'Appennino,
qui visti dalla sommit� del Monte Rama (1150 m). |
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TRAMONTO A SAN DAMIANO D'ASTI
di Andrea Lovera
Durante le situazioni con vento da Nord
� frequente lo sviluppo di estesi banchi di nubi
d'onda sottovento alle Alpi (altostrati, altocumuli,
cirrostrati) che all'alba e al tramonto si accendono
talora di colori spettacolari. Qui il suggestivo
tramonto del 4 gennaio 2013 dalla frazione San Luigi
di San Damiano d'Asti (AT), con a destra
l'inconfondibile piramide del Monviso (3841 m). |
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ROVESCIO AL LARGO DI MARINA DI MASSA
di Nicola Vivoli
La depressione fredda "Christine" inaugura
l'autunno meteorologico 2012 in Italia. Il giorno 3
settembre forti piogge interessano molte regioni
(fino a 200 mm sulla Sardegna settentrionale). Qui uno
spettacolare rovescio al tramonto, associato ad
un'evidente "downburst" (aria fredda in discesa da una
nube temporalesca verso la superficie, in questo caso
del mare). |
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ALTOCUMULI IN VAL D'EGUA (VC)
di Andrea Bonizzoni
Il 21 ottobre 2012 � una giornata
straordinariamente mite, soprattutto in quota sulle
Alpi, a causa di un flusso di aria calda meridionale
in regime anticiclonico. Il radiosondaggio di
Milano-Linate individua l'isoterma 0 �C a ben 4250 m
alle h 00 UTC. Qui alcuni banchi di Altocumulus
stratiformis translucidus transitano sul cielo
della Val d'Egua, laterale sinistra della Val Sesia
(VC). |
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CUMULONEMBI DA MONDOVI' OLTRE LE LANGHE (CN)
di Gabriele Scanavino
Allontanatasi la perturbazione che il 4 novembre
2012 ha portato forti piogge soprattutto sul Levante
Ligure e al Nord-Est, il tempo torna soleggiato e al
Nord-Ovest soffia il f�ehn. Il giorno 6 splende il
sole a Mondov� ma all'orizzonte orientale, oltre le
Langhe, si erge una linea di Cumulus congestus
dovuti probabilmente ad una residua instabilit� per
l'aria fresca in quota. |
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"MARE"
DI NUBI IN VALLE DI SUSA
di Eleonora Girodo
Dopo modeste piogge notturne, al
mattino del 9 ottobre 2012 ampie schiarite si
estendono sulle Alpi occidentali in regime di venti da
Ovest-Nord-Ovest. Tuttavia banchi di nubi basse
(strati e stratocumuli) si attardano sui fondovalle
fino a circa 1200 m. Qui un bel "mare" di nubi sulla
media Valle di Susa (Torino) ripreso da Ferrera
(Moncenisio). |
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ALTOCUMULI SULLO SPEZZINO
di Andrea
Tarquino
E' un
tranquillo tramonto di inizio autunno quello del 21
settembre 2012 a Tellaro (SP), in attesa che il
flusso umido da Sud-Ovest si intensifichi portando
rovesci a tratti forti nei giorni seguenti. Guardando
verso Portovenere, il cielo � affollato di
Altocumulus stratiformis lacunosus. |
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STRATI
SULLA VALLE ORCO
(TO)
di Agostino Bettinsoli
Mentre l'anticiclone
"Ennio" regna sull'Europa centrale portando tempo
sereno e mite in quota sulle Alpi (il radiosondaggio
eseguito alle h 09 UTC a Cuneo - Levaldigi individua
l'isoterma 0 �C a ben 4472 m), deboli correnti
orientali al suolo causano la formazione di estesi
Stratus tra la pianura piemontese e le valli alpine
occidentali fino a 2500 m, qui visti dal Colle del
Carro verso l'alta Valle Orco e il Gran Paradiso. |
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CUMULI
A PIAN DELL'ORSO, IN VALLE DI SUSA
(TO)
di Giorgio Bordiglia
Nel pomeriggio del
9.9.2012 si sviluppano cumuli sulla Bassa Valle di
Susa, in un blando campo anticiclonico, favorito da
una lieve linea di instabilit� in avvicinamento da
Ovest. |
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PRIME
ORE DEL MATTINO AD ALICE SUPERIORE
(TO)
di Emiliano Stabile
Il 31.08.2012 una
saccatura fredda in quota si appresta ad attraversare
le Alpi occidentali portando il primo vigoroso
raffreddamento di fine estate e rovesci sparsi. Entro
la notte seguente sulle Alpi la neve scender� fino a
1800-2000 metri. |
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LENTICOLARI A COGNE
(AO)
di Sandra Teano
Il pomeriggio del
30.07.2012 Altocumulus lenticularis in
formazione sopra i cieli della Val d'Aosta per effetto
di un flusso moderatamente umido da W-NW sulle Alpi.
Prevale il sole sulle Alpi occidentali mentre
l'instabilit� di sposta a E con violenti temporali tra
Alto Adige e Bellunese (51 mm in due ore a
Bressanone). |
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CUMULI
SUL MONTE BIANCO
(AO)
di Luca Lombroso
Il 26.07.2012 un
anticiclone nord africano � disteso con asse sulle
Alpi occidentali, dove - salvo i consueti cumuli
diurni - il tempo � soleggiato e molto caldo con
isoterma 0 �C a 4200 m
e punte di 37 �C sull'Alessandrino. Qui la catena del
Monte Bianco vista nel pomeriggio dall'aereo. |
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INCUDINE NEI PRESSI DI TORINO
di Roberto Maffioli
Un cumulonimbus incus
si sviluppa in aria limpida sulle colline a Est di
Torino al tramonto del 12 giugno 2012, ripreso da
Settimo Torinese, in situazione di correnti
occidentali con residua instabilit� in pianura e f�hn
in arrivo dalle valli alpine. |
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MAMMATUS A LESSOLO (TO)
di Emiliano Stabile
Al margine del forte
anticiclone africano, un flusso di aria pi� umida e
instabile da W-SW attiva temporali anche violenti tra
Alpi occidentali e pianura piemontese. Qui la
formazione di mammatus alla base di un
cumulonembo a Lessolo, presso Ivrea, la sera del 21
giugno 2012. |
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IL SOLE
DIETRO LE NUVOLE (BO)
di Giancarlo Anfossi
Il 4 maggio nella zona di
Casalecchio di Reno, sviluppo di cumuli
all'avvicinarsi di un fronte atlantico che porter�
forti rovesci specialmente lungo Alpi e Prealpi. |
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CUMULONEMBO DIETRO LA COLLINA DI SUPERGA (TORINO)
di Daniele Amodeo
In regime di venti
occidentali, con foehn nelle vallate alpine, tra il tardo
pomeriggio e la sera del 24 aprile 2012 cumuli imponenti si sviluppano tra
le Prealpi e il Torinese. |
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CUMULONIMBUS INCUS DA COLLEGNO (TO)
di Andrea Tarquinio
La sera del 20 aprile 2012, dopo il transito di un
fronte legato alla depressione "Madeleine" sul Regno
Unito, una situazione di moderato f�hn si sviluppa
lungo le valli alpine occidentali: l'atmosfera diviene
limpida e consente di vedere in lontananza, da
Collegno (TO), un Cumulonimbus incus che si
attarda tra il Biellese e il Vercellese portando
temporali e localmente grandine. |
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ALTOCUMULI DI CONFINE...
di Renzo Bertolini
Il 27 febbraio
2012, un altocumulus lenticularis lacunosus
sopra le creste della Valle dei Mulini (Campo Tures,
Alto Adige) in regime di venti da Nord-Est in quota. |
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NUBE
LENTICOLARE SUL CERVINO
di Roberto Cilenti
A met� febbraio
2012 il gran gelo termina improvvisamente sulle Alpi;
si instaurano correnti sempre settentrionali ma con
contributo di aria mite di origine oceanica. Qui, il
17 febbraio, la vetta del Cervino ripresa dalla Val d'Ayas
sovrastata da un Altocumulus lenticularis
formatosi in seno al flusso di venti da Nord in quota. |
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TRAMONTO
A COGNE (AO)
di Marcella Ballara
03.01.2012: estesi banchi di Altocumulus lenticularis
si colorano al tramonto, in regime di venti
nord-occidentali sulle Alpi con foehn sul versante
italiano. |
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TRAMONTO A EXILLES
(TO)
di Paola Joannas
07.09.2011: tramonto su banchi di Altocumulus
lenticularis a Exilles (Valle di Susa) in regime di
correnti da NW e f�hn sul versante sudalpino |
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STRATI IN VAL DI SUSA (TO)
di Marco Favero
15.10.2011: in regime di correnti orientali un "mare"
di Stratus, qui visto dal Rocciamelone (3538 m, Valle
di Susa), ricopre la pianura padana occidentale e le
valli alpine adiacenti fino a circa 2500 m. Il gruppo
della Punta Lunella (2772 m) emerge come un'isola, tra
le Valli di Lanzo e la Val di Susa. |
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STRATI IN VAL GRANDE (VB)
di
Antonio Farina
Alba del
17.10.2011 in Val Grande ripresa dal Mottac |
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ALTOCUMULI ALL'ALBA
Torino, 8 dicembre 2006
foto di Matthieu H�RIN
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NEMBOSTRATI
Turate (CO), 19.3.2007
Foto di Gabriele ASNAGHI
La discesa di aria fredda dall'Artico che ha investito il
nord Italia luned� 19 marzo, ha rimescolato bene
l'atmosfera, provocando dei locali temporali. |
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RAGGI SOLARI FILTRANO
ATTRAVERSO L'ALTOSTRATUS
Rifugio Selleries, Val Chisone (TO), 11
marzo 2007
foto di A. COSTELLI
Il vento da Est che ha
soffiato domenica 11 marzo, ha prodotto una diffusa
nuvolosit� stratiforme a ridosso delle Alpi occidentali. |
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TRAMONTO A TORINO OVEST,
SULLO SFONDO IL MASSICCIO DELL'ORSIERA-ROCCIAVRE' E ALCUNE
NUBI LENTICOLARI
9.11.2007, foto di Vittorio VALESIO |
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NUBE LENTICOLARE
Monginevro, confine Italia-Francia, il 26 febbraio 2007-
foto di Bruno FRIGATO
Una nube lenticolare generata dallo stesso vento di f�hn
di
questa foto. Nonostante l'innevamento modesto, il
paesaggio � invernale grazie alla recente nevicata di
domenica 25 febbraio 2007. |
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NUBE LENTICOLARE
Luca
Mercalli
Almese, mattina del 26 febbraio 2007
Il f�hn sta
soffiando forte in Valsusa. Il massiccio dell'Ambin
(al centro della foto) � avvolto dalle nubi dello
stau, poi un intervallo di cielo azzurro e dopo una
lunga nube lenticolare che percorre il cielo da nord
a sud, parallela alla catena montuosa. |
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ALTOCUMULI ROSSEGGIANTI ALL'ALBA
Gianpaolo Castellano
Caselle Torinese
(TO), mattina del 14 febbraio 2007
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MURO DEL F�HN IN VALSUSA
Joris Benninga
Almese
(TO), mattina del 13 febbraio 2007
La Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte, spicca sul
muro del f�hn illuminata dai primi raggi del sole nascente.
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ALTOCUMULUS
LENTICULARIS SUL MONTE BIANCO (AO)
Pino Ruisi
Fotografia scattata
nell'ottobre 2002 da Courmayeur
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ALTOCUMULI
SU PAVIA
Fulvio Piazza, Pavia
Scattate
con fotocamera digitale NIKON COOLPIX 3500
domenica 29/12/2002 a Pavia sul fiume
Ticino.
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