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EVENTI
METEOROLOGICI
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L'ALLUVIONE DEL 5/6 GIUGNO 2002
NEL BIELLESE - 3° PARTE
I dissesti idrogeologici
Domenico Tropeano, Laura Turconi , P. G. Trebò - CNR-IRPI Torino
Con la collaborazione del Nucleo Elicotteri dei Vigili del Fuoco, Torino
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Frane superficiali ma estese, innescata nella coltre detritica sovrastante le rocce metamorfiche di contatto col Plutone della Valle del Cervo, sul versante sinistro del T. Oropa poco a monte del celebre Santuario, in prossimità della “Galleria Rosazza”.
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Frane superficiali (“scivolamenti di suolo”) con evoluzione in colata rapida di fango e detriti sul versante sinistro del Rio Dolca in alta Val Sessera, viste dalla “Panoramica Zegna” (S.S. 232), località Bocchetta di Margosio presso
Trivero.
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Le acque di piena del Rio Caramala, sormontato il piano viabile del ponte lungo la rotabile agro-forestale dell’alta Val
Sessera, vi hanno deposto blocchi e massi, rifluendo poi nell’alveo.
L’antica pista di collegamento tra il Biellese e la Valsesia, che si snoda tra Bocchetta di Sessera ed il Passo della
Boscarola, tagliando il settore di testata della Val Sessera, ha subito decine di interruzioni per franamenti superficiali e flussi detritici, per lo più innescati nella coltre di alterazione eluvio-colluviale che riveste il substrato roccioso (prevalenti gabbrodioriti e gneiss minuti). Un fenomeno tra i più rilevanti è quello prodottosi lungo il Rio
Caramala, già noto in passato per la sua spiccata attitudine alla produzione di apporti solidi. Malgrado la ridotta dimensione del bacino (4,3
km2), ha avuto innesco un processo di trasporto torrentizio in massa ad elevata energia che ha portato blocchi di grande taglia a urtare violentemente la struttura del ponte in c.a. che lo attraversa, e a sormontare l’impalcato, alto 9 metri rispetto al canale di deflusso ordinario, lasciandovi depositati diversi massi. |
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Continua..
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CNR-Irpi Torino
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