TORINO,
25 Dicembre 2000 - In un pomeriggio del marzo 1988 ero a bordo di un
rumoroso Hercules C130 dell�Aeronautica Militare in rotta da Pisa a
Bardufoss. Nell�aeroporto militare toscano era primavera, mentre la
pista del piccolo villaggio norvegese, ben oltre il circolo polare
artico, era totalmente innevata con temperatura di un quindicina di
gradi sottozero. Il pesante aeromobile tocc� il suolo senza alcun
problema. Anni dopo, seduto su pi� confortevoli jet di linea �
Finnair, KLM, Air Canada � atterrai o decollai sempre nella piena
efficienza e normalit�, dagli aeroporti di Helsinki, di Rovaniemi, di
Toronto, di Detroit e di Denver.
E�
dunque un dato di fatto che le aerostazioni dell�emisfero nord,
d�inverno, restino generalmente operative, salvo che in brevi
situazioni meteorologiche di eccezionale gravit�. Non era per nulla
eccezionale la moderata nevicata di Natale sulla pianura padana e
sullo scalo aereo di Malpensa (45�39 latitudine Nord). E nemmeno
improvvisa, come � stata dipinta dai notiziari televisivi.
Eccezionale fu quella del gennaio 1985, che dur� pi� giorni con
spessori ben superiori a 50 cm e temperature fortemente negative. Ma
non questa del 25 dicembre 2000, poco pi� di una ventina di
centimetri con temperatura prossima al punto di fusione, perfettamente
prevista dalla maggior parte dei modelli a mesoscala (e,
probabilmente, anche dall�apposito servizio meteorologico
dell�Azienda Autonoma di Assistenza al Volo), annunciata - con
qualche riserva - fin da gioved� 21, confermata al 99% al mattino di
sabato 23. Pubblicata su Internet da molti siti meteo, e anche
sui giornali!
Le
previsioni meteorologiche, oggigiorno, funzionano. Chi lavora in
settori fortemente dipendenti dalle condizioni atmosferiche deve
imparare a usarle, e non pu� nascondersi dietro i fiocchi di neve
dell�evento �improvviso�. Ormai, non la beviamo pi��
Dal
quotidiano "La
Repubblica" del 24 dicembre 2000 (edizione di
Torino), ecco le previsioni del tempo ed un articolo che annuncia
l'arrivo della neve.
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