SETTEMBRE 2011: PRIME MISURE DI ABLAZIONE
AL GHIACCIAIO
MERIDIONALE DEL SABBIONE, VAL FORMAZZA
SMI - Redazione Nimbus,
21 settembre 2011
Con il
corso di glaciologia tenutosi in alta Val Formazza a fine luglio
2011, anche il Ghiacciaio Meridionale del Sabbione, il secondo del
Piemonte per estensione (poco meno di 3 km2
di area), è stato equipaggiato per le misure di bilancio di massa grazie
alla collaborazione tra SMI,
IMAGEO Srl e
CGI.
Panoramica del Ghiacciaio Meridionale del
Sabbione dal Passo del Vannino (2754 m).
Tutto l'apparato è privo di neve residua al termine dell'ennesima estate
più calda del normale (f. P. Valisa).
Le prime
letture dei valori di ablazione su ghiaccio sono state eseguite il 15
settembre 2011 dall'operatore
CGI Paolo Valisa,
meteorologo del
Centro
Geofisico Prealpino di Varese e da circa vent'anni
assiduo frequentatore del bacino del Sabbione per le campagne
glaciologiche.
La palina ablatometrica n. 3, quota 2710 m:
qui la fusione ha asportato,
in 48 giorni, uno spessore di ghiaccio pari a 238 cm. Sullo sfondo,
l'invaso
idroelettrico del Sabbione (f. P. Valisa).
In 48
giorni, dal 29 luglio al 15 settembre, il ghiacciaio ha perso spessori
variabili tra 199 cm (palina n. 1, quota 2800 m) e 252 cm (palina n. 4,
2560 m), con ragguardevoli tassi giornalieri di fusione dovuti al caldo
intenso e tardivo di agosto e della prima metà di settembre, compresi
tra 4,1 e 5,3 cm/giorno.
A partire dal settembre 2012 saranno disponibili le prime misure di
ablazione relative a una stagione idrologica completa.
Impressionante anche il regresso della fronte: -50 m dal settembre 2010.
Anche sui settori più elevati del
ghiacciaio, in prossimità della Punta d'Arbola (3235 m) è scomparsa ogni
traccia della neve invernale (f. P. Valisa).
|