ESTATE
2000 IN CRISI: POCHE SETTIMANE DI FRESCO E L'EFFETTO SERRA
SCOMPARE?
Claudio Castellano - SMS
TORINO, 5 Agosto -
Per la terza volta in un mese la stagione estiva subisce una
significativa battuta d�arresto e il tempo assume connotati
quasi autunnali con nubi estese, piogge e temperature ottobrine;
l�ultima perturbazione della serie si sta ormai allontanando e
l�arrivo di aria meno umida riporter� belle schiarite. Il bel
tempo stabile sar� invece garantito nei prossimi giorni con
temperature nuovamente estive, grazie al ritorno dell�alta
pressione delle Azzorre. A causa della sua posizione ballerina tra
l�Oceano Atlantico e l�Europa le perturbazioni non hanno
particolari difficolt� a spingersi di tanto in tanto fin sulle
nostre zone; cos� se la sua assidua presenza ha reso i primi mesi
dell�anno tra i pi� asciutti del secolo e fatto attendere fino
a primavera la neve in montagna, ora la sua prolungata assenza
rischia di compromettere oltremodo questa stagione estiva. Alla
luce degli ultimi eventi meteorologici possiamo davvero definire
anomalo il comportamento di questa estate? Pensare all�estate
piemontese come a una stagione sempre calda e soleggiata non �
propriamente corretto; tra luglio e agosto piogge o temporali
dovrebbero normalmente accumulare dai 90-100 mm d�acqua nelle
pianure pi� asciutte a sud del Po ai quasi 300 mm nella piovosa
Val Sesia; ma anche nel capoluogo piemontese e nelle valli
torinesi accumulare 140-150 mm di pioggia nel corso del bimestre
luglio-agosto � evento del tutto normale. Quest�anno luglio ha
portato molta pioggia solo su Biellese e zona Laghi e lasciato
quasi all�asciutto le zone a sud di Torino, che hanno cos�
beneficiato dei 50-60 mm degli ultimi giorni. Tuttavia la pioggia
estiva raramente � prolungata e i temporali in poche ore sono gi�
in grado di apportare modeste quantit� di pioggia; il maltempo
dell�estate 2000 dovuto a passaggi di estese perturbazioni,
guidate da depressioni ben organizzate, tipiche del periodo
autunnale o primaverile, ha fatto la differenza. Dopo il passaggio
della gelida perturbazione di met� luglio, che fece scendere le
temperature al di sotto dei 10 gradi anche a bassa quota e port�
spruzzate di neve in montagna sotto i 2000 m, fino ad oggi i 30
gradi sono stati raggiunti a stento in pianura; tuttavia solo con
la fine del trimestre estivo (giugno-agosto) sar� possibile
stabilire se l�estate 2000 risulter� davvero pi� fresca del
normale; anche lo scorso anno i cieli spesso nuvolosi avevano
portato sulle prime pagine dei giornali l�andamento bizzarro
della stagione, facendo pensare a un�estate sotto tono, ma alla
fine la statistica climatologica annot� un�altra anomalia
positiva e le misure alle fronti dei ghiacciai alpini confermarono
la tendenza all�arretramento. La normale variabilit� del tempo
� fatta proprio di alternanza tra periodi caldi e pi� freschi,
la cui evoluzione a lungo termine rimane ancora imprevedibile. Le
previsioni stagionali sono ancora in fase sperimentale, sebbene
inizino a mostrare una discreta affidabilit� solo per le zone
equatoriali e tropicali e tentare di estenderle alle nostre
regioni � ancora prematuro e richiede cautela; allo stesso modo
l�andamento meteorologico di poche settimane non �
assolutamente significativo per imputare un�ondata di caldo
all�Effetto Serra o un periodo freddo all�arresto della
Corrente del Golfo. Solo da osservazioni continue e prolungate �
possibile evidenziare le tendenze del clima; non sono quindi le
basse temperature di questi giorni a smentire la tendenza generale
al riscaldamento; i dati dei sei mesi passati hanno fatto
registrare a Torino il semestre pi� caldo degli ultimi 250 anni e
anche giugno, nonostante l�assenza di picchi di temperatura
molto elevati, � risultato il pi� torrido dal 1848. Dopo una
prima parte d�estate molto calda e una seconda pi� fresca il
gioco dei numeri potrebbe bilanciare le due anomalie e l�estate
2000 essere archiviata come una stagione nella norma: anche questi
sono gli scherzi della statistica.
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