GHIACCIAIO PINE ISLAND (ANTARTIDE):
IMMINENTE DISTACCO DI UN ENORME ICEBERG?
SMI
Redazione Nimbus - 22 novembre 2011
In
Antartide occidentale un gruppo di ricercatori dell'operazione
NASA –
IceBridge sta tenendo d'occhio l'enorme
ghiacciaio Pine Island, uno dei più estesi del continente, che
drena neve e ghiaccio da un territorio di 175.000 km2,
pari a oltre la metà della superficie italiana. Da questo ghiacciaio –
la cui lingua si estende fin sopra al Mare di Amundsen con una vasta
fronte di ghiaccio galleggiante - sembra si stia per staccare un
enorme iceberg di circa 880 km2, ampio quanto l'intera provincia della
Spezia. Ne è un sintomo la recente formazione di un crepaccio lungo
ben 29 km, largo 80 m e profondo 50, scoperto il 14 ottobre 2011
durante una missione aerea NASA-Ice Bridge e ora sotto stretta
sorveglianza.
Video della
NASA esplicativo del fenomeno (in
inglese). Il distacco di
iceberg è un fenomeno (chiamato "calving") che fa parte della naturale
dinamica dei ghiacciai che terminano in mare, in Groenlandia come in
Antartide, ma è accelerato
dai cambiamenti climatici: in questi anni il ghiacciaio Pine Island
sta infatti “scaricando” in mare e dunque perdendo sempre più
velocemente il suo ghiaccio, probabilmente anche a causa del
riscaldamento delle acque in cui si immerge. Il bilancio di massa è
negativo (perdita netta di ben 30 miliardi di t/anno nel periodo
2003-2008 secondo
Zwally et al.),
elemento che contribuisce alla crescita globale dei livelli oceanici
di circa 0,1 mm/anno, un valore solo in apparenza trascurabile: si
stima infatti che in questo momento nessun altro ghiacciaio al mondo
stia partecipando in modo così preoccupante all'aumento dei livelli
marini, che nel corso di questo secolo potrebbe anche toccare o
superare il metro e divenire problematico pure per molte località
italiane, a partire da Venezia e dal Delta del Po. |