I valori di
ablazione su ghiaccio sono stati compresi tra 105 cm (sito di misura n.1,
Colle Ciardoney, circa 3140 m) e 255 cm (sito di misura n. 7, settore
frontale, circa 2900 m), risultando in un bilancio di massa
specifico di -1,72 m di acqua equivalente. Si tratta del bilancio più
sfavorevole dalla stagione idrologica 2005-06, in sesta posizione tra
i più negativi della serie iniziata nel 1992 (dopo i casi delle
stagioni 1997-98, 2002-03, 1998-99, 2004-05 e 2005-06, in ordine
decrescente di entità delle perdite di massa).
Serie dei valori annuali di accumulo,
ablazione e bilancio netto del ghiacciaio Ciardoney
tra le stagioni idrologiche 1991-92 e 2010-11. Il valore di bilancio
specifico della
stagione 2010-11, pari a -1,72 m, porta il bilancio cumulato dal
1991-92
a ben -25,8 m di equivalente d'acqua.
La lettura
dell'emergenza delle paline che apparivano già scoperte da neve
residua durante il sopralluogo intermedio del 1° agosto 2011 consente
di calcolare il tasso di fusione media giornaliera dei 45 giorni
successivi, variabile tra 4,3 cm/giorno (palina n. 6) e 4,6 cm/giorno
(palina n. 7). Se si tiene presente che il periodo di osservazione
comprende la prima decade di agosto, che è trascorsa ancora piuttosto
fresca, si deduce che nelle più calde giornate attorno al 20 agosto la
fusione abbia probabilmente asportato anche 7-8 cm di spessore
glaciale al giorno.
Notevole anche il regresso della fronte:
-17 e -18 m rispettivamente ai segnali di
misura A3D e A4C. L’arretramento medio di -17,5 m porta dunque a
363 m il ritiro complessivo dal 1971.
Durante il sopralluogo la fusione, salvo un’interruzione notturna
dovuta a lievi condizioni di rigelo limitato alla superficie del
ghiacciaio, si presentava ancora intensa in rapporto alla stagione
ormai avanzata, e non vi era alcuna traccia di neve recente.
Modeste placche di neve residua resistevano solo alla base delle
creste delle Uje di Ciardoney, in virtù della posizione molto
ombreggiata.
Ore 9,30: dopo il modesto rigelo notturno
sulla superficie del ghiacciaio,
la fusione riprende con intensità più simile alle settimane centrali
dell'estate
che a una giornata di metà settembre (f. SMI).
Particolarmente profonde le bédières,
fino a circa 2 m,
segno dell'intensa fusione estiva (f. SMI).
Sempre a causa della fusione estiva
particolarmente intensa, i “pozzi” glaciali sul settore mediano del
ghiacciaio si presentavano ampi e attivi (f. L. Giunti).
La stazione meteorologica
automatica Campbell installata nell’agosto 2010 continua a funzionare
in modo ottimale registrando i dati in locale, in attesa di
perfezionare il meccanismo di trasmissione dati che già ad oggi
permette di ricevere in tempo reale il filmato catturato da una webcam. In 13 mesi di attività nessuna avaria
è stata riscontrata
nonostante
le difficili condizioni ambientali
(f. SMI).
Andrea Molino (CSP–Innovazione nelle ICT) provvede allo scarico dei dati
meteo
registrati dalla stazione durante l'estate a intervalli di 10
minuti (f. SMI).
Alcune curiosità
sulle condizioni meteo-climatiche registrate negli ultimi 12 mesi (6
settembre 2010 – 14 settembre 2011):
Temperatura media: -1,5 °C
Temperatura estrema minima: -22,2 °C il 21 gennaio 2011
Temperatura estrema massima: 16,9 °C il 26 giugno 2011
Massima intensità pluviometrica in 10 minuti: 8,4 mm, h 18:30
del 18 agosto 2011
Massima intensità pluviometrica in 1 ora: 23,3 mm, h 17 del 3
settembre 2011
Massima quantità giornaliera di precipitazione: 69,8 mm il 4
settembre 2011
Velocità media del vento: 10,2 km/h
Velocità massima del vento: 84 km/h il 9 dicembre 2010
Andamento della
temperatura media oraria durante la stagione idrologica 2010-11. Si
notino le più forti oscillazioni termiche giornaliere che si
registrano nella stagione primaverile ed estiva, quando il
soleggiamento è più efficace, rispetto alle più brevi e ombrose
giornate invernali, periodo in cui sono invece più ampie le variazioni
termiche imputabili all'alternanza di irruzioni fredde dall'Artico e
avvezioni di aria temperata meridionale.
Precipitazioni orarie e cumulate dal 15
giugno al 14 settembre 2011, periodo in cui – in assenza di nevicate
abbondanti – il pluviometro non riscaldato ha potuto registrate
fedelmente gli apporti meteorici. In 3 mesi si sono totalizzati 456 mm
di pioggia (e in piccola parte neve fusa). Spicca in particolare
l'intenso episodio pluviometrico del 3-4 settembre 2011 (vedi sotto).
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