Al mattino di martedì 9 ottobre 2012
un nubifragio, peraltro non ben delineato dai modelli di
previsione (che prospettavano cieli nuvolosi e rovesci sparsi
sull'alto versante tirrenico, ma non di tale intensità), ha investito
le province di Lucca e Pisa.
Pubblichiamo una testimonianza dell'episodio ricevuta dal socio SMI
Giovanni Battista Mazzoni (Montecalvoli, PI).
Questa mattina alle 7, ecco il classico rumore della pioggia
battente sui tetti e sull’asfalto... Sapevo trattarsi di un veloce
fronte perturbato, in transito da Nord-Ovest, per cui erano previsti
alcuni deboli rovesci con rapido miglioramento in mattinata.
Ma, uscito di casa, mi sono accorto di un cielo nero e cupo, con bassi
nembostrati, tipico segnale che c’era qualcosa in più di un semplice
rovescio.
Giunto a Pontedera, ripetuti e intensi scrosci da nembi densi e
compatti si alternavano a brevi pause, e un continuo rombo di tuono
proveniva da Nord-Ovest, in direzione di Lucca.
La cella temporalesca sull'alta Toscana è ben visibile con la classica
formazione a “V”, caratteristica dei sistemi rigeneranti,
nell'immagine Meteosat9, canale infrarosso, delle h 8:15 locali
(fonte: Aeronautica Militare).
Anche il radar mostrava chiaramente una linea di temporali che partiva
dalla bassa Versilia per attraversare Lucca, il Monte Serra, e
fermarsi sulla bassa Valdera, in posizione quasi stazionaria.
L'immagine radar
ARPA
Piemonte (estesa fino all'alta Toscana) mostra i ristretti
ma violenti nuclei temporaleschi in azione sulla Lucchesia alle h 7:35
UTC (h 9:35 locali) del 9 ottobre 2012, con intensità localmente
superiori a 90 mm/h (colore viola).
Ben mi ricordavo di questo cielo, e
anche di questa situazione, avendo vissuto l’alluvione di Lucca dell’8
giugno 1992, quando caddero sulla città 202 mm di pioggia in dieci
ore.
La situazione meteorologica non era troppo dissimile: un fronte freddo
penetrava da Ovest-Nord- Ovest, sollevando aria particolarmente
calda e umida per la stagione (massime di 27.2 °C a Lucca e 27.3
°C a Pontedera l'8 ottobre), trovando quindi un “carburante” adatto
per lo sviluppo di un violento temporale.
Le deboli correnti da W-NW inoltre non consentivano un veloce moto del
sistema temporalesco, che si autorigenerava insistendo quindi sulle
medesime zone.
Ma il grosso del temporale doveva ancora arrivare: con cielo scuro
come di notte, ed un continuo rimbombo di tuoni, il fenomeno si
scatenava su Pontedera e dintorni tra le 11 e le 12, provocando un
rapido intasamento dei collettori fognari e allagamenti diffusi sulla
città e paesi limitrofi.
Lo stabilimento Piaggio è rimasto parzialmente inondato, gli operai
sono stati fatti uscire in anticipo, a mezzogiorno, con un rientro a
casa passando attraverso gli allagamenti che si sono formati sul manto
stradale.
Lentamente, poi, il fenomeno si è portato verso Sud-Est, andando ad
interessare, ma con minore violenza, la Toscana meridionale.
Gli allagamenti a Viareggio (fonte:
Viareggino)
I quantitativi pluviometrici sono
stati imponenti: inizialmente le zone più colpite sono state quelle
della Lucchesia, in particolare Viareggio, dove sono caduti 88.4 mm di
pioggia, causando vasti allagamenti in città.
Ma il nubifragio ha interessato soprattutto la periferia meridionale
di Lucca e la zona ai piedi del Monte Serra: qui si sono verificati
i massimi pluviometrici, con 161.2 mm a Pieve di Compito, 149.6 mm a
Pontetetto, 146.4 mm al Monte Pisano Nord, e 134.4 mm sul Monte Serra
(fonte: Centro Funzionale della
Regione Toscana).
I tempi di ritorno di tali apporti nell'arco di 12 ore sulla zona sono
stimabili come superiori a 50 anni. In realtà, tali quantità sono
cadute in poche ore: il grafico pluviometrico di Pontetetto,
stazione posta sulla periferia Sud-Ovest di Lucca, misura la caduta di
121 mm in appena due ore, mentre quella di Viareggio indica 73
mm in un'ora e mezza, come riportato nei grafici qui sotto (fonte:
Autorità di Bacino del
Serchio).
E' stata quindi l'intensità del
fenomeno in un così breve lasso di tempo a causare la flash-flood che
ha interessato Viareggio, Lucca-San Concordio, Massarosa, Lido di
Camaiore.
In località Le Cateratte di Nozzano, il fiume Serchio ha ostruito le
cateratte stesse a causa dei detriti flottanti, richiedendo un
intervento d'urgenza per la sua rimozione.
Il temporale ha colpito duramente anche le zone a Ovest e a Sud del
Monte Serra: si sono infatti misurati 98.0 mm a Orentano e, più a sud,
92.7 mm a Montecalvoli, 98.8 mm a Montopoli Valdarno, 104.8 mm a
Marti, in Valdera, 70.8 mm a Pontedera e 64.8 mm a Ponsacco. In quest'area
i rovesci sono stati ancora più concentrati: in una sola ora, tra le
10 e le 11 UTC, a Pontedera, sono caduti 53 mm di pioggia, con una
punta d'intensità di 30 mm in poco meno di venti minuti, come mostra
il grafico sottostante (fonte:
Centro Funzionale della Regione Toscana).
Anche qui si sono verificati vasti
allagamenti, così come sulla Valdera, dove si sono registrati in
genere accumuli tra i 40 ed i 70 mm di pioggia.
Qui sotto, due carte delle isoiete dell'evento elaborate
rispettivamente dal Centro
Funzionale della Regione Toscana e dall'Autorità
di Bacino del Fiume Serchio.
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