Avevano voglia le analisi meteo di
pronosticare l’arrivo dei tanto sospirati rovesci: pareva ormai più
una speranza che una probabilità davvero credibile! Agosto stava per
ricevere la "medaglia" dell’assenza totale di piogge, il che non
capitava, a Pontremoli, dal remoto agosto 1879. La lunga fase di
precipitazioni molto scarse perdurava da metà giugno.
Di botto, al primo mattino di domenica
26, la svolta improvvisa. La terra riarsa ha bevuto avidamente le
acque del diluvio. La Lunigiana non era neppure indicata, nelle
previsioni, fra quelle a rischio di fenomeni intensi; e invece, a
sorpresa, il veloce fronte perturbato ha riversato anche oltre 100
mm in poche ore mandando in fumo il primato di estate più arida
degli ultimi 135 anni, record che questa del 2012 stava per
aggiudicarsi, almeno a Pontremoli.
Alle h
06:00 UTC (le 08:00 locali) la precipitazione in Lunigiana è
terminata ma nell'immagine satellitare (canale infrarosso, cortesia Receiving Station University of Dundee, UK) si notano ancora gli
estesi cumulonembi tra l'Appenino settentrionale e il Nord-Est.
Dopo il 4 giugno, gli apporti sono
stati minimi e recati da brevi temporali o piovaschi. Il vento spesso
vivace e le notti fresche hanno aiutato a vivere meglio, ma le ore
diurne infuocate è comprensibile che abbiano indotto i più a ritenere
questa estate particolarmente ardente. La siccità cominciava a
preoccupare sul serio, visto che, portando l’esempio di Pontremoli,
dal 26 maggio al 25 agosto, in tre mesi, vi erano caduti appena 21,0
mm di pioggia.
Le estati più asciutte degli ultimi
135 anni, quelle del 1879 e del 1949, stavano per capitolare, ma in
soccorso della loro primazìa è venuto il temporalone delle prime ore
del mattino di domenica 26. Gli apporti più cospicui, compresi tra
i 100 e i 165 mm, si sono localizzati tra l’alta Val di Vara
(Varese L. , Cento Croci e Gottero) e l’alta Lunigiana (comuni
di Pontremoli, Zeri e Filattiera). A Pontremoli, i 133,8 mm raccolti
in Verdeno sono una delle più intense precipitazioni agostane, benché
assai lontani dall’enorme nubifragio del 1952 e di poco inferiori
anche a quelli del 1965 e del 1977.
In barba alla statistica dei valori
medi e "normali", i 52 mm che luglio avrebbe potuto dispensare in 5
episodi e gli 80 che un agosto assennato avrebbe distribuito in 6
giornate sparse nel mese, sono venuti giù, tra vento, tuoni e fulmini,
in poco più di quattro ore.
Al pluviometro automatico del Seminario Vescovile, la massima
intensità oraria, tra le 5 e le 6, è stata pari a 59,8 mm.
Lo strumento, collocato sulla torretta a 17 m dal suolo, ha raccolto
un po’ meno (121,4 mm) rispetto ai pluviometri al suolo a motivo del
vento forte e turbinoso tipico dei temporali (raffiche fino a 54
km/h). Gli apporti nelle diverse stazioni site a Pontremoli e dintorni
si collocano fra i 110 e i 135 mm.
La pioggia ha iniziato a cadere
dapprima debole e poi moderata fra le 03:20 e le 03:50, ora quest’ultima
di inizio del temporale. La precipitazione si è quindi intensificata
assumendo la qualifica di vero e proprio nubifragio fra le 5 e le 6.
Il maltempo è cessato entro le ore 9.
Brevi black-out elettrici si
sono verificati a Pontremoli, ma l’interruzione di energia elettrica
ha comportato disagi maggiori soprattutto a Zeri (circa 10 ore) e, per
qualche ora, a Filattiera e a Villafranca. Le strade che da
Pontremoli salgono verso le frazioni comunali e verso Zeri, invase
da vegetazione, piccoli massi e detriti, sono state rese
transitabili al traffico locale e a quello turistico estivo in tempi
piuttosto veloci.
A Pontremoli, il ponticello sul torrente Verde costruito in
occasione della rievocazione storica "Medievalis" è stato travolto
e portato via dalla piena. Tuttavia, grazie all’orario in cui si è
scatenato il finimondo, le conseguenze sul regolare svolgersi della
manifestazione, che richiama a Pontremoli migliaia di visitatori, sono
state abbastanza contenute.
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