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IL FLOP DELLE PREVISIONI PASQUALI:
ALBERGATORI CONTRO METEOROLOGI?
SMI redazione Nimbus
- 14 aprile 2004 |
Cosa
ne pensano i nostri lettori
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Chi sa non prevede.
Chi prevede non sa.
Lao Tzu, filosofo cinese, VI sec. a.C.
Se un uomo comincerà qualcosa con delle certezze, finirà con dei
dubbi;
Se si accontenterà di cominciare con dei dubbi, finirà tra le
certezze.
Francis Bacon (1561-1626) |
Il “Flop” è l’unità di misura della
potenza di calcolo dei computers (Floating-point operations per
second): oggi i supercalcolatori paralleli che fanno funzionare i
modelli di previsione meteorologica utilizzano potenze dell’ordine dei
teraflop, ovvero mille miliardi di operazioni al secondo, veri
gioielli della tecnologia e del pensiero scientifico. Ma “flop” vuol
anche dire, ironia della sorte, “fiasco”, e qualche volta capita che i
teraflop producano un flop meteorologico.
Come quello dell’11 aprile 2004, domenica di Pasqua, gridato su tutti
i giornali come un j’accuse senza possibilità d’appello da
parte delle varie associazioni di operatori turistici, in particolare
dell’Italia nord-ovest.
Questa lettura non vuole essere una difesa d’ufficio, ma un’occasione
per fare chiarezza e diffondere cultura in un settore scientifico dove
chiunque fa in fretta a ergersi a giudice senza avere le conoscenze di
base per esprimersi con equilibrio (per capire come funzionano i
Modelli numerici di previsione meteorologica - Numerical Weather
Prediction – NWP consultare
Nimbus 29/30 )
Considerazioni generali valide per tutte le previsioni
meteorologiche
1) Se funzionassero sempre, si chiamerebbero certezze.
Nella previsione è invece già insita l’incertezza, come recita la
definizione del dizionari di italiano De Mauro: “elaborazione
mentale relativa al futuro sulla base di indizi abbastanza sicuri”.
Indizi “abbastanza” sicuri, non certi. E la meteorologia ormai da
oltre un decennio consente anche di quantificare questa incertezza.
Fornisce il margine di errore della previsione, il che non è poco.
Vediamo qual è, senza pretesa di essere rigorosi: infatti anche la
verifica delle previsioni è oggetto di una branca specifica di ricerca
che elabora appropriati test statistici e analizza ogni parametro
previsto. Qui limitiamoci a una visione generale della probabilità di
successo, senza separare troppo a fondo la temperatura dal vento, la
pioggia dalla nuvolosità, e così via, altrimenti bisognerebbe fare una
statistica per ogni grandezza prevista. Il grafico riporta i risultati
medi raggiunti sull'Europa occidentale da previsioni su un'area pari
all'Italia nord-ovest:
Vediamo in pratica cosa significa in
termini di giorni all’anno:
- a 24 ore (+ 1 giorno): 7 giorni
errati su 365
- a 48 ore (+ 2 giorni): 26 giorni
errati su 365
- a 72 ore (+3 giorni): 110 giorni
errati su 365
Si vede come i risultati per i primi
due giorni siano buoni guardando le percentuali di successo (tutte
oltre il 90%) eppure in termini pratici, su un anno vuol dire
sbagliare rispettivamente in 7 e 26 giorni.
Se lo sbaglio avviene per caso su Pasqua, Natale, Ferragosto, anche se
la statistica non conosce le feste, provocherà reazioni molto più
vistose (nel settore turistico) rispetto a un giorno lavorativo. I
meteorologi si trasformeranno subito in asini e a nulla varranno tutte
le altre 358 o 339 previsioni giuste!
Questo non vuol dire che durante i
giorni lavorativi le previsioni vengano ignorate e ci si possa
permettere di sbagliare di più: altre categorie di utenti quali
agricoltura, trasporti, aviazione, edilizia, addetti alla viabilità,
produzione di energia vi si basano anche con maggiori responsabilità e
coinvolgimento economico, ma si tratta di settori professionali
abituati a confrontarsi con problemi tecnici che sempre contemplano
l'incertezza, e nella meteorologia cercano uno strumento per mitigarla
ben sapendo di non poterla annullare. Per questo non denunciano i
meteorologi quando le loro previsioni non sono perfette, poiché sanno
di essere tutti sulla stessa barca.
2) Quali altri settori della vita quotidiana possono vantare
percentuali di affidabilità così elevate come le attuali previsioni
del tempo?
Contare su oltre il 90% di probabilità che un evento atteso nei
successivi due giorni si verifichi, è un’informazione preziosa che
permette un significativo progresso nelle decisioni da prendere
rispetto al non disporre di alcuna informazione e affidarsi al caso
(50%).
Avete mai provato a chiedervi che probabilità di successo hanno le
previsioni di guadagno sui titoli di borsa? Se fossero alte come le
previsioni meteorologiche saremmo tutti straricchi! Invece Parmalat
docet…
Anche la medicina deve fare i conti con l’incertezza: si entra in
ospedale e non è detto che si esca guariti. In molti casi, purtroppo,
non si esce più.
Pure progetti di grandissimo impegno economico e tecnologico, come
l’invio del modulo Beagle2 su Marte, costato 40 milioni di
euro, devono confrontarsi con l’incertezza: tutto è stato fatto al
meglio, eppure Beagle2 dalla fine di dicembre 2003 non si è mai
fatto sentire…
Nessuno è perfetto, l’importante è dirlo onestamente in anticipo, e
questo la previsione meteorologica lo dichiara sempre con le proprie
percentuali di successo/insuccesso, un modo di procedere comune in
tutto il mondo scientifico. |
Panorama dal colle
del Lys (TO) verso le valli di Lanzo e il massiccio
del Gran Paradiso la mattina dell'11.04.2004. Cielo terso, aria
asciutta. Seguirà nel pomeriggio limitata formazione di nubi
cumuliformi solo sui rilievi. |
3) Non sempre la predicibilità
dell’atmosfera è la stessa.
L’atmosfera è un fluido la cui dinamica è altamente complessa e
soggetta in parte al caos: pensate al fumo di una sigaretta
(l’esperimento è secondo noi l’unica buona ragione per accenderne
una): è facile vedere il filo che sale dritto nel primo tratto, poi
quando comincia a raffreddarsi, le volute assumono forme sempre
simili, ma mai uguali, è il dominio della turbolenza. Prevedere come
si distribuiranno le volute di fumo è praticamente impossibile. Però
si può prevedere con sicurezza che dopo qualche ora tutta la stanza e
i vestiti puzzeranno di fumo. Ora ci sono situazioni nelle quali la
previsione è più stabile nel tempo, e quindi i modelli di simulazione
numerica riconfermano giorno per giorno lo stesso quadro evolutivo,
altri casi nei quali l’atmosfera è meno “predicibile” e i modelli sono
instabili, oggi dicono una cosa e domani cambiano totalmente visione.
In questi casi la previsione a lunga scadenza non è affidabile e si
può lavorare solo con la previsione a breve termine, per esempio 24
ore. E’ quel che è successo sulla Pasqua 2004.
Inoltre vi sono stagioni più o meno “facili”: la primavera è
particolarmente critica, il sole comincia a fornire più energia, si
attivano i primi fenomeni convettivi, ma l’aria fredda dall’Artico
raggiunge con facilità il Mediterraneo alternando tipi di tempo molto
diversi, contraddistinti da una variabilità dai caratteri poco
distinti.
4) I ritorni economici della previsione sono alti ma distribuiti un
po’ per ciascuno.
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha calcolato che
l’investimento nel settore delle previsioni meteorologiche ha un
ritorno compreso tra 1:20 e 1:70. Per ogni euro investito in
meteorologia, ne ritornano almeno 20 alla collettività. Ci si guadagna
un po’ tutti, si tratta del risultato medio applicato a tutte le
attività umane che beneficiano della previsione – agricoltura,
trasporti, turismo, edilizia, energia - compreso il salvataggio di
vite umane che non ha prezzo. E’ logico che ogni tanto si abbia
l’impressione di “perdere” quando la previsione va male, ma in media
si è guadagnato. Gli operatori turistici che ritengono di aver perso
dal 20% al 50% degli introiti sulla domenica pasquale, hanno però
guadagnato tutte le volte che sulla base delle previsioni giuste i
turisti hanno scelto di andare in vacanza anche quando il giorno prima
pioveva a dirotto. In qualche caso le previsioni hanno avuto un ruolo
fondamentale nella sicurezza delle persone: proprio in quella Valle
d’Aosta dove forti si sono levati i reclami, il 13 ottobre 2000 fu
perfettamente prevista la nota disastrosa alluvione: molte persone
sono ancora oggi riconoscenti per aver avuto salva la vita, ma in
quell’occasione l’associazione albergatori non fece alcun comunicato
stampa per complimentarsi del successo…
Per analizzare il valore economico delle previsioni meteorologiche,
che è un argomento estremamente serio ed attuale, si veda: |
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5) Ruolo dei mezzi di comunicazione.
In alcuni casi, soprattutto in televisione, il messaggio meteorologico
è stato annunciato più volte nei notiziari non da meteorologi, ma da
giornalisti che ponevano l’accento esclusivamente sul “maltempo del
week-end pasquale” senza avere né il tempo né la capacità di fornire
dettagli e sfumature locali. Ciò evidentemente nuoce ad una corretta
interpretazione delle informazioni, soprattutto quando la situazione
presenta un’evoluzione complessa. Si è poi sentito dire la sera del
martedì 13 aprile (TG4) che le previsioni meteorologiche sarebbero
comparabili agli oroscopi… Povero Galileo e il suo metodo scientifico!
6) Obiettività nell'informazione meteorologica
Anche se un certo filone di dietrologia ha sempre scherzosamente
attribuito ai
meteorologi la tendenza a prevedere sempre il sereno nei giorni di
vacanza e la pioggia nei giorni di lavoro oggi, al di là della serietà
e della deontologia professionale che riguardano i singoli individui,
vi sono strumenti che non consentono di barare. Una previsione, anche
se sbagliata, deve poter essere motivata e giustificata sulla base dei
dati elaborati dai modelli numerici di simulazione dell'atmosfera che
agiscono sull'intera superficie terrestre e non possono essere
"truccati" per le singole esigenze. L'episodio della Pasqua 2004 ne è
prova lampante. Si è prevista la pioggia, nonostante l'importante
ponte festivo, perché i dati fisici disponibili non potevano che
indurre in questa scelta. Ciò è garanzia di obiettività e indipendenza
dell'informazione meteorologica.
In tale contesto le pesanti intimidazioni che le associazioni degli
operatori turistici hanno indirizzato verso i meteorologi, oltre che
infondate sul piano giuridico, costituiscono una grave minaccia che
pesa sul futuro della qualità delle previsioni: con quale serenità il
meteorologo affronterà la prossima previsione di pioggia su una
giornata festiva? Sentendosi la pistola puntata alla schiena, non
subentrerà un condizionamento - anche inconsapevole - che introdurrà
una deriva soggettiva verso un quadro più ottimistico di quello
suggerito dalle misure fisiche?
Invece, come ogni persona di buon senso già fa, sarebbe più
costruttivo mostrare maturità e rispetto per una categoria
professionale abituata a lavorare con problemi di grande spessore
scientifico e responsabilità civile, frutto di oltre un secolo di
conoscenza e di sforzi a livello mondiale. Un sistema che in ogni
momento della giornata, 365 giorni all’anno, vede silenziosamente
impegnati in tutto il mondo migliaia di tecnici preparati e
competenti. Se poi si aggiunge che gran parte di tale informazione è
diffusa a titolo gratuito, ogni attacco non è a maggior ragione
difendibile.
La vicenda delle errate previsioni pasquali, vista da una diversa
prospettiva, ha invece mostrato un altro importante segnale: se così
tanta gente ha programmato la propria attività sulla scorta delle
previsioni meteorologiche, vuol dire che di esse aveva piena fiducia.
Se la gente pensasse ancora che le previsioni "non ci azzeccano mai",
nessuno si sarebbe preoccupato di crederci e di pianificare di
conseguenza la propria attività.
PASQUA 2004: IL CASO DEL NORD-OVEST. ANALISI DELLA PREVISIONE E SUA
VERIFICA
Come gli utenti del bollettino di Nimbus ben sanno, è nostra abitudine
ammettere gli errori previsionali, cercando di fornire anche le
motivazioni della diversa evoluzione del tempo. Proprio per questo
molti utenti ricorderanno errori ben più clamorosi di quello relativo
alla Pasqua 2004. Ma poiché l'errore in un periodo festivo genera
irritazioni e reazioni "contro" i meteorologi ben più esasperate
rispetto a una giornata lavorativa, è doveroso fornire per tale caso
alcune considerazioni più approfondite.
In linea generale per la previsione del periodo pasquale 2004 tutti i
bollettini emessi dai servizi meteo regionali, nazionali, pubblici e
privati concordavano nel delineare situazioni poco soleggiate e con
prevalenza di nubi e piogge.
Ci limitiamo qui ad analizzare quanto previsto nel bollettino di
Nimbus di Piemonte e Valle d'Aosta emesso Venerdì 9 aprile 2004,
l’edizione più consultata per la pianificazione del week-end. Nella
giornata di sabato 10 si è potuto fare un aggiornamento più
ottimistico sulle pagine web di Nimbus, ma naturalmente non poteva più
raggiungere la maggioranza degli utenti.
Ecco nei dettagli quanto è accaduto.
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Bollettino emesso venerdì 9 aprile 2004
SITUAZIONE GENERALE
POCO SOLE, ROVESCI DI PIOGGIA O TEMPORALI, MOLTO FRESCO FINO A MARTEDI
Si è attivata tra giovedì sera e venerdì mattina una circolazione
depressionaria alimentata da aria fredda, dalla quale ha preso il via
un periodo dal tempo molto instabile, a tratti piovoso, che
caratterizzerà il periodo pasquale e l'inizio della prossima
settimana. La fase di maltempo non sarà caratterizzata per tutto il
periodo da piogge continue, ma da rovesci di pioggia a tratti estesi a
tratti più irregolari sul territorio con qualche momento di
variabilità soleggiata. Data l'aria fredda in circolazione durante i
rovesci la neve potrà ancora cadere in bassa montagna e localmente a
quote collinari.
COMMENTO: l'inquadramento meteo
effettuato venerdì 9 aprile evidenziava la persistenza di una
circolazione di aria instabile e fredda nel periodo pasquale, dovuta
alla discesa di una depressione verso la Francia e in seguito
persistente sull'Italia con condizioni favorevoli a tempo instabile e
a tratti piovoso. L'evoluzione ha effettivamente seguito le
indicazioni generali delineate dai modelli meteorologici con un
peggioramento del tempo da venerdì. La persistenza di aria umida
all'interno della circolazione depressionaria, anche in assenza di una
perturbazione vera e propria, avrebbe mantenuto condizioni di
instabilità con una variabilità soleggiata alternata a piogge e
rovesci e non a piogge continue. Nella realtà nella sola giornata di
domenica 11 il Nord è stato influenzato da una massa d'aria più
asciutta e stabile del previsto, seppur in condizioni depressionarie,
e pertanto la nuvolosità è stata scarsa o assente rendendo la giornata
radiosa e gradevole a bassa quota.
La carta di analisi del geopotenziale alla quota isobarica di 500 hPa
alle 00 UTC dell’11 aprile 2004 mostra la presenza di una saccatura
depressionaria estesa dalla Scandinavia alla Francia con apporto di
aria fredda (area verde). Nonostante tale situazione altamente
favorevole a condizioni instabili la presenza di aria asciutta ha
favorito una giornata soleggiata sul Nord Italia.
VENERDÌ 09 APRILE 2004 -
Attendibilità: discreta
Cielo: spesso nuvoloso, salvo qualche momento di sole temporaneo (più
frequente sui settori alpini più interni valdostani)
Precipitazioni: rovesci di pioggia nel corso della giornata un po'
ovunque, ma a carattere discontinuo, e nevosi fin verso i 1000 m,
localmente a quote più basse ove più intensi. Locali temporali su zone
di pianura e collina piemontesi.
LIGURIA: qualche scorcio di sole, ma nel complesso giornata nuvolosa;
alcuni rovesci di pioggia dal mare potranno raggiungere la zona
costiera nel corso della giornata, specie tra Costa Azzurra e Ponente.
Ventoso ovunque. Temperatura tra 9 e 12 °C sulla costa. Mare mosso.
COMMENTO: previsione medio-buona; evidenziata la
situazione perturbata, fortemente sottostimata l'intensità. Ovvero il
maltempo è stato assai più pronunciato del previsto, anche in Liguria
con piogge e rovesci frequenti. Sulle Alpi le nevicate sono state
assai più copiose, raggiungendo 1 metro in 30 ore sul Monte Rosa. La
neve fino a quote collinari non è comunque un fatto eccezionale per la
metà di aprile.
SABATO 10 APRILE 2004 - Attendibilità: discreta
Cielo: in prevalenza nuvoloso, salvo qualche schiarita a carattere
temporaneo, più evidente sull'alta Val d'Aosta
Precipitazioni: rovesci di pioggia discontinui nel corso della
giornata, alternati a momenti senza precipitazioni, ma localmente
ancora moderati; neve oltre i 900-1000 m, localmente a quote più basse
sotto i rovesci più intensi.
LIGURIA: abbastanza soleggiato, ma con nuvolosità variabile che
dall'entroterra si estenderà in parte alla costa limitando a tratti il
soleggiamento, in particolare tra Costa Azzurra e Ponente ove si potrà
avere un piovasco passeggero nel pomeriggio. Temperatura tra 9 e 14
°C. Mare molto mosso.
COMMENTO: previsione medio-buona; prima parte
della giornata nuvolosa e fredda con residue precipitazioni, schiarite
nella seconda parte della giornata, più ampie del previsto. Il
generale diradamento della nuvolosità nella serata di sabato era
sintomo dell'ingresso di aria più asciutta e stabile non correttamente
valutato dai modelli di previsione fino a venerdì. La previsione ha
evidenziato la situazione di tempo migliore su Liguria, come
effettivamente è stato. Le uscite dei modelli nella giornata di sabato
10 consentivano di emettere previsioni più ottimistiche per la
giornata di Pasqua.
DOMENICA 11 APRILE 2004 - Attendibilità: discreta
Cielo: qualche momento soleggiato, ma con nuvolosità molto variabile e
spesso intensa con addensamenti cumuliformi estesi
Precipitazioni: nel corso della giornata si presenteranno rovesci di
pioggia a carattere sparso, anche sotto forma di temporale; tali
fenomeni si presenteranno a carattere irregolare, pertanto alternati a
momenti senza precipitazioni. Sui rilievi i rovesci saranno nevosi fin
verso i 900-1000 m.
LIGURIA: abbastanza soleggiato al mattino, ma addensamenti nuvolosi
dal mare raggiungeranno dapprima Costa Azzurra e Ponente portando
qualche rovescio di pioggia o temporale. Temperatura tra 9 e 14 °C
sulla costa. Mare molto mosso.
COMMENTO: previsione errata (si era comunque
messa in evidenza l'attendibilità solo "discreta" della previsione,
avrebbe dovuto essere "bassa"). La giornata è stata ben soleggiata sul
Nord-Ovest e tutto il Nord. Assenza di rovesci di pioggia e
temperature gradevoli (ma con valori vicino allo zero all'alba). Nella
previsione della nuvolosità e delle precipitazioni la valutazione
dell'umidità a vari livelli dell'atmosfera è fondamentale. Con i dati
in uscita dai modelli di previsione di venerdì 9 risultava pertanto
compito arduo da parte di qualunque meteorologo prevedere un cielo
sereno o poco nuvoloso. Con i dati rielaborati dai modelli sabato 10
era invece possibile prevedere una mattinata di domenica 11 in
prevalenza soleggiata, ma ancora seguita da tempo incerto nel
pomeriggio. Nel caso specifico anche la previsione basata su dati di
sabato 10 sarebbe risultata parzialmente errata, per quanto riguarda
questi ultimi fenomeni.
La carta di previsione della copertura nuvolosa
elaborata dal modello meteorologico BOLAM con analisi delle ore 00 UTC
del 9 aprile 2004 e prevista alle ore 12 UTC (14 locali) di domenica
11 aprile. Le zone colorate di blu con diverse gradazioni indicano la
presenza di nuvolosità più o meno estesa e compatta anche su tutto il
nord Italia. Sebbene si tratti di simulazioni da non seguire
rigorosamente, sono di utile supporto al meteorologo in fase di
previsione.
L’immagine satellitare NOAA ripresa alle 12.31
UTC dell’11 aprile 2004 mostra invece la reale distribuzione delle
nubi sull’Italia. E’ infatti sulla domenica di Pasqua che le
previsioni hanno manifestato gli errori più vistosi, mentre negli
altri giorni hanno rispettato maggiormente quanto realmente
verificatosi. Buona invece la previsione della nuvolosità sul
centro-sud (confronta con immagine precedente).
LUNEDÌ 12 APRILE 2004 -
Attendibilità: discreta
Cielo: variamente nuvoloso con momenti di sole più frequenti al
mattino, ma tendenza a generale aumento della nuvolosità
Precipitazioni: rovesci di pioggia e temporali si ripresenteranno nel
corso della giornata a carattere sparso, localmente di moderata
intensità e con neve sui rilievi oltre i 1200 m.
LIGURIA: nuvolosità variabile al mattino, ma nubi già più estese sul
Levante. Pomeriggio più nuvoloso con rovesci di pioggia possibili a
carattere sparso. Temperatura tra 9 e 14 °C sulla costa. Mare mosso.
COMMENTO: previsione mediocre. Giornata
soleggiata sulla Valle d'Aosta, nubi e piovaschi al mattino su alcune
zone del Piemonte e Liguria, miglioramento nel pomeriggio su zone più
occidentali con nuvolosità variabile. La previsione è risultata errata
per la Valle d'Aosta ove ha prevalso il sole. Per le restanti zone
errata previsione della tempistica della recrudescenza, con tempo
peggiore al mattino e migliore nel pomeriggio. Si tratta di
un'incertezza previsionale che risiede in tutte le previsioni oltre le
72 ore, che richiedono aggiornamenti successivi per verificare
eventuali cambiamenti.
A tal proposito si ricorda l'avviso riproposto
nei bollettini più volte nelle ultime settimane:
AVVISO
All'inizio della stagione primaverile la maggiore variabilità
atmosferica rende più instabili le uscite dei modelli meteorologici,
facendo diminuire nel complesso l'attendibilità delle previsione oltre
le 48 ore, ma talora anche a breve termine. Si consiglia pertanto di
consultare frequentemente il bollettino sulle pagine web di
Nimbus, per
verificare gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni meteo. |
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