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IL NUBIFRAGIO DEL 2 GIUGNO 2003 SUL TORINESE
Dopo un maggio dal caldo record, giugno inizia con una serie di
violenti temporali.
Roberto Maruzzo – socio SMI -
6 giugno 2003 |
Il mese di maggio 2003
verrà ricordato a lungo per la scarsità di precipitazioni, che
prosegue un periodo deficitario già dall’inizio dell’anno: il
pluviometro di Villanova Canavese (TO) – loc. Prati (installato nel
novembre 2000) ha raccolto appena 33 mm in tutto il mese, contro i 254
del maggio 2001 e i 228 del maggio 2002; secondo la statistica
dovrebbe essere il mese più piovoso dell’anno, con 150-170 mm in media
sulla pianura pedemontana torinese. In più si è aggiunto il gran caldo
costante, che ha portato la media delle temperature massime a ben
26.4°C a Villanova, un valore da inizio estate. Tuttavia, in questo
mese così caldo, è da segnalare una notevole minima di 2.2 °C misurata
al mattino del giorno 15, a seguito di un’irruzione fredda da nord: si
tratta di un valore confrontabile con la minima di 1.0 °C rilevata il
10 maggio 1997, dopo un’analoga irruzione di aria fredda
settentrionale.
Il mese di giugno inizia subito con una serie di temporali serali,
dovuti al passaggio di una goccia fredda in quota, Villanova-Prati non
apportano precipitazioni rilevanti, ma si presentano con forti
raffiche di vento (47.6 km/h da SW) e discreta attività elettrica,
intorno alle 20 del giorno 1° giugno.
La mattina del 2 giugno il cielo si presenta velato, e per il resto
della giornata si mantiene parzialmente nuvoloso, con sviluppo di
cumuli imponenti sui rilievi; l’umidità relativa rimane su valori
intorno al 50%. Verso le 18.30 si nota un aumento della nuvolosità,
con formazione di cumulonembi sulla fascia prealpina, e si odono i
primi colpi di tuono. Comincia una debole precipitazione sottoforma di
rovescio, poi intorno alle 19.20 il vento ruota a SE e il temporale si
scatena con violenza. Si attivano violenti rovesci, accompagnati da
forti raffiche di vento (l’anemometro ha misurato una raffica massima
di 32.0 km/h da SE). Fa la sua comparsa anche la grandine, con chicchi
dal diametro di 1-2 cm. L’intensità istantanea della precipitazione
supera i 76 mm/h, e gli effetti sono subito ben visibili, poiché i
sistemi di deflusso delle acque piovane della zona vanno in crisi.
Non si contano gli
allagamenti: da segnalare i 15 cm di acqua proveniente dai campi sulla
provinciale 23, nei pressi dell’incrocio per Cafasse. |
I
primi raggi di sole dopo il temporale illuminano i campi di mais
allagati nei pressi della provinciale 23, tra Villanova Canavese e
Nole, presso Ciriè. (Foto R. Maruzzo). |
Spazi
di sereno avanzano da NW, visti verso lo spartiacque val Grande di
Lanzo - Valle Orco (foto R. Maruzzo). |
Il temporale continua con
forte intensità per più di mezz’ora, poi i violenti rovesci lasciano
spazio ad una pioggia più continua, mentre a nord-ovest si fanno
strada le prime schiarite: i raggi di sole illuminano i campi
allagati, mentre a SE il cielo rimane blu profondo, e su di esso si
staglia presto un arcobaleno, a segnalare la fine del temporale.
Tuttavia deboli rovesci proseguono fin dopo le 22, con attività
elettrica in lontananza. La fase più intensa si è manifestata tra le
19.30 e le 20.10, con 54 mm di pioggia cumulati. Probabilmente si
tratta di un valore in parte sottostimato per l’azione di disturbo
esercitata dal forte vento e dalla turbolenza durante la
precipitazione. Un violento nubifragio, ancora più intenso, si era
abbattuto su Villanova-Prati la notte tra il 22 ed il 23 agosto 2002,
scaricando ben 82 mm di pioggia.
Il temporale si è
presentato molto intenso anche nei dintorni di Ciriè (dove è rimasto
allagato l’ospedale), Venaria e Torino: nel capoluogo, dove si sono
avuti estesi allagamenti e interruzioni nell’erogazione di energia
elettrica, si è misurata una precipitazione di 54.5 mm in un’ora
circa. |
Il temporale è stato intenso anche
sulla fascia prealpina torinese. Con la luce del tramonto prende
forma, sul cielo ancora plumbeo a oriente, un luminoso arcobaleno, qui
visto alle ore 20.30 presso la vetta del Monte Soglio (Prealpi
Canavesane). (foto D. Cat Berro) |
Anche nelle due notti
successive (4 e 5 giugno), intorno alla stessa ora (le 2.30), si sono
avuti violenti temporali, con apporti rispettivamente di 25 e 18 mm a
Villanova e fortissima attività elettrica, che hanno portano già a 102
mm il totale del mese fino al giorno 5, smorzando almeno in parte, ma
solo localmente, il forte deficit pluviometrico in atto. |
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