EVENTI METEOROLOGICI 
LA NEVICATA DEL 16-17 DICEMBRE 2001 A SULMONA (AQ)
Pierluigi Cocco, meteorofilo

SULMONA, 3 Gen 02 - Dal momento del suo ingresso, il mese di dicembre 2001 ha finalmente regalato all’Abruzzo il tanto atteso “oro bianco”, latitante da qualche anno, in maniera anomala, nella regione dove, non dimentichiamolo, si ergono le cime più elevate degli interi Appennini (Gran Sasso d’Italia, Majella, Velino, Sirente, Genzana) e dove la neve è stata, fino a qualche tempo fa, di casa.

 E’ stata salutata da tutti, soprattutto albergatori e sciatori, con smisurata gioia; ma anche gli amanti dell’inverno vero, come il sottoscritto, non credevano ai propri occhi per l’inversione di tendenza innescata da questo generoso mese di dicembre.


Viale Di Giacomo a Sulmona (AQ) dopo la nevicata

 Dopo qualche tentativo poco riuscito di accumuli importanti (il 12 dicembre ne sono caduti circa 20 cm), il 16 dicembre, finalmente, la svolta, con l’ingresso del “Buran” da Est con effetto Stau sul massiccio della Majella e l’inizio di una copiosa nevicata, accompagnata da vere e proprie bufere di vento gelido e da temperature costantemente intorno ai –5° a Sulmona* città (405 m slm) e fino a –10 (temperature registrate durante la nevicata) in paesi di alta montagna. 


Piazza Maggiore a Sulmona (AQ) dopo la nevicata

La neve ha iniziato a cadere già dalle ore 20:00 di domenica 16, intermittente per tutta la notte, alternata nel mattino successivo a forti raffiche di tramontana; poi dalle ore 13 del 17, ininterrottamente fino alle ore 8 del 18, è caduta abbondantemente, spinta anche dal forte vento, raggiungendo il livello di 70 cm a Sulmona città, 80-90 cm nelle frazioni circostanti poste sotto al Monte Morrone, 1,5 m in paesi come Pacentro (700 m slm) e Pettorano sul Gizio (650 m slm), 2 metri a Campo di Giove (1050 m slm) e Scanno (1050 m slm). 


Sulmona: la statua di Ovidio "con il mantello"

Una nevicata così abbondante, consueta fino a qualche decennio fa, si era registrata nelle nostre zone anche a fine gennaio 1999 ed inizi dello stesso mese nel 1993. Altre nevicate meno importanti, comunque, si sono avute in tutto il mese di dicembre, con accumuli modesti sul ricco substrato creatosi il 17 dicembre e tuttora presente (grazie alle gelate notturne "siberiane"). Le temperature notturne continuano ad oscillare tra i –6 e –8 a Sulmona città, fino a raggiungere i –15 nei paesi di alta montagna (1200 m slm circa). 
Che dire, sensazioni sublimi !



Sulmona: i ghiaccioli sotto i tetti

*Sulmona è posta in una conca (Valle Peligna) a 405 m slm, completamente cinta da montagne, a due passi dal massiccio della Majella (2800 m)


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