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RICORDO DI NEVE
La nevicata del 13/14 dicembre a Torino
Luca Boccardi, meteorofilo
Ciao a tutti. Sono un vostro fan affezionato. Dopo aver letto lo splendido, toccante e romantico articolo a cura
di Luca Mercalli sul vostro sito, mi è venuta la voglia di portare anche la mia testimonianza.
TORINO, 29 Dicembre 2001 - Ricordo perfettamente che, quel giorno, verso le 16.30, appena uscito dal lavoro (a Villastellone, provincia sud di Torino) mi ero fermato per qualche istante a scrutare il cileo: non c'era neppure la parvenza di una nuvola e, tra me e me ho pensato: "Sta a vedere che gli amici di
Nimbus hanno cannato la previsione!".
Verso le 18.00 arrivo a casa (abito a Grugliasco, cintura ovest di Torino) e riesco subito a notare come si sia alzato un freddo vento che taglia gli zigomi. Alle 19 esco nuovamente di casa con due amici (con i quali devo andare a giocare una partita di calcetto a Caselle Torinese). Alle 19.15, in tangenziale direzione Nord nei pressi dello svincolo di corso Regina Margherita noto come sul parabrezza della mia autovettura inizino a sfracellarsi dei finissimi aghi di ghiaccio. La gioia invade l'abitacolo dela mia Kangoo, i miei due amici ed io siamo contenti come dei bambini (...e se pensate che l'età media è abbondantemente al di sopra dei 25 anni...) un pò per l'emozione di giocare a pallone sotto la neve e un pò per la magica atmosfera che va a creare.
Alle 19.35 arriviamo all'aeroporto Sandro Pertini sotto alcuni fiocchi che si fermano subito al suolo. Giriamo le vetture e torniamo verso il centro abitato. Appena cambiati entriamo in campo e scopriamo come il terreno dell'oratorio sia già imbiancato da un soffice e compatto manto. Alla fine della gara (ore 21.00), tornati all'automobile, ci sono già circa
20 cm di neve, e la bufera che nel frattempo si è scatenata sulla cittadina non sembra volerne sapere di calare.
Sull'anello della tangenziale tra Caselle e Torino si procede a non più dei 30km/h e sulla tangenziale in direzione sud si riesce a percorrere la strada a non più dei 50km/h. Torino è tutta imbiancata e bisogna procedere con cautela, il manto stradale è già ghiacciato. Verso le
23 arrivo a casa, e dopo una doccia calda mi sistemo davanti alla finestra che dà sul viale di Grugliasco illuminato a festa e tutto bianco.
Per fortuna che degli spazzaneve non se ne vede neppure l'ombra, e il paesaggio sembra davvero diverso da quello di tutti gli altri giorni. Ho sonno, sono stanco, domattina alle 6 suona la sveglia e mi aspetta un venerdì particolarmente duro. Ma non importa, la particolarità della serata vale anche questo sacrificio. In un bicchiere mi verso 2 dita di grappa fatta a Ceresole Reale (dove sono solito trascorrere le vacanze) e mi gusto tutto lo spettacolo.
A me non piace ballare, non vado mai in discoteca, tuttavia se domattina sarò assonnato farò finta di essere andato a tirar tardi in qualche locale alla moda. Intanto sulle automobili ferme in sosta la neve è già molta e domattina dovrò scendere prima per pulire (...sigh!!) la mia auto e anche quella di mia moglie (...che intanto dorme da un pezzo). Io faccio finta di essere in qualche baita della valle Orco...
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