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SUL NORD-OVEST IL MESE DI GIUGNO 2003 PIU’ CALDO DA 250 ANNI
Redazione Nimbus

2 LUG 2003 - A Torino il mese di giugno 2003 si chiude con una temperatura media mensile di 26.6 °C, il valore più elevato dal 1753, inizio delle regolari osservazioni meteorologiche. E’ un dato comparabile con la temperatura media di giugno di solito misurata a Il Cairo.

Il valore del 2003 stacca decisamente di quasi due gradi il massimo precedente, i 24.8 °C del lontano giugno 1858, peraltro già quasi eguagliato nel giugno dell’anno scorso (2002).

La temperatura media mensile di 26.6 °C, oltre a rappresentare il massimo noto per il mese di giugno, si approssima notevolmente anche agli estremi noti per luglio e agosto, tipici della piena estate, il che rende ancora più rilevante l’attuale anomalia.

Già nel mese di maggio 2003 si era inoltre superato il massimo noto di temperatura media mensile a Torino.

Anche ad alta quota, la sequenza di oltre tre settimane con zero termico a oltre 4000 m, con punte fino a 4500 m, rappresenta una spiccata anomalia, che sta provocando la rapida fusione del manto nevoso presente sui ghiacciai alpini.

Unitamente all’anomalia termica, una pronunciata carenza di precipitazioni è in corso dall’inizio dell’anno sulla Pianura Padana. In particolare sono mancate quasi del tutto le piogge primaverili, tradizionalmente abbondanti sul Nord Italia.

Dal primo gennaio a oggi, a Torino è caduto circa il 50% della pioggia che si rileva mediamente nel semestre. Gli effetti negativi delle scarse precipitazioni sono intensificati dalle temperature elevate, che incrementano l’evaporazione.

Come sarà il resto dell'estate?
Le previsioni stagionali sono ancora in fase sperimentale, pertanto non è possibile pronunciarsi oltre i classici 3-5 giorni delle previsioni a medio termine (maggiori informazioni su www.nimbus.it). Per ora l’ondata di caldo proseguirà soprattutto al Sud mentre al Nord, pur con temperature sempre prossime a 30°C, si avrà la possibilità di temporali.

Questi record sono da attribuire all'effetto serra?
La climatologia è sempre prudente nelle valutazioni: in genere, un solo caso, anche se eccezionale, non ha valore per definire una tendenza a lungo termine. Ma i dati raccolti in questi giorni invitano a una attenta riflessione: i superamenti della temperatura media stanno diventando sempre più frequenti, dei dieci mesi più caldi registrati in 250 anni, ben cinque si collocano negli ultimi quindici anni. Le ondate di caldo aumentano, mentre sono più rare quelle di freddo. Tutto ciò è coerente con i modelli di simulazione del clima che prevedono entro il 2100 un aumento della
temperatura terrestre compreso tra 3 e 6 gradi. L'attuale ondata di caldo precoce non basta da sé a confermare questi timori, ma certo non li smentisce.


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