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RIVISTA DI METEOROLOGIA, CLIMA E GHIACCIAI
  

ATLANTE
DELLE NUBI

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…E AGOSTO SEGUE LA SCIA DI LUGLIO
L'inizio di Agosto  2002 
Maurizio Ratti - SMI Toscana
7 Ago 2002 – Al settimo giorno di questo agosto stile anni ’70, in un vortice di cronache del maltempo che aprono spesso i telegiornali, spunta il sole in un limpido mattino dopo la dominante atmosfera torbida del periodo che ora si va a commentare. 

Già l’1 brevi rovesci nelle ore centrali, ed anche da venerdì a lunedì, benché senza ulteriori precipitazioni, foschia, nuvole basse e vento marino hanno mantenuto la situazione atmosferica nella più totale mediocrità. Contenute le temperature massime diurne, abbastanza alte quelle notturne. Aria umida, ma non fastidiosa per la ventilazione per lo più attiva in ore diurne. Sabato 3, mentre il resto della Toscana prendeva la sua razione di piovaschi e temporali, tempo dicreto è stato riservato alla Lunigiana. 

Nella notte di domenica altra disastrosa incursione temporalesca sulla Valpadana, dal Milanese al Veneto e poi fino al Friuli; qui si sono sentiti solo i tuoni del temporale che in mattinata ha scaricato più di 50 mm su Genova. Lunedì 5, che doveva essere giornata di attesa dell’ultimo fronte temporalesco, sole a brevi occhiate e medesima nuvolaglia e orizzonte fosco, con nebbia sui rilievi. 

Martedì 6, se ancora poteva esserci qualcosa da devastare nei campi e nei vigneti delle regioni più colpite, non è sfuggito alla furia di vento, grandine e pioggia torrenziale, che hanno percorso da W a E il centro-nord Italia: Alessandrino, Pavese, Versilia e Toscana interna, e poi più tardi Triveneto e Marche di nuovo a fare i conti con turbini e trombe d’aria e piogge tutt’altro che benefiche. 

Il temporale si è presentato in Lunigiana prima dell’alba, verso le 4: le aree più battute da acquazzoni, tuoni e fulmini sono state quelle centro-orientali (22,0 mm a Pontremoli, 36,0 a Villafranca e ben 93,8 a Gragnola, la maggior parte dei quali concentrati in un’ora scarsa di violento nubifragio). Le precipitazioni, con qualche intervallo, si sono protratte fino alle 9.30-10, poi si è fatta avanti qualche schiarita, che però non è riuscita ad approdare al pomeriggio. Il cielo ingombro di nubi ha preparato un altro temporale, che in serata ha interessato Aulla (segnalata breve caduta di grandine) e poi l’area costiera e apuana. 
 
Lucca, ore 8.30 del 6 agosto 2002. L'oscurità causata dai nembi causa l'accensione dell'illuminazione stradale

Dopo poco tempo inizia la pioggia intensa
(Entrambe le foto: G. Mazzoni)
I totali giornalieri di un 6 agosto da ricordare si sono perciò incrementati fino a 101,4 mm a Gragnola, 125,0 mm ad Aulla (fonte: ARSIA Toscana) e 60-100 mm tra la Versilia, la Lucchesia e la Montagna Pistoiese (fonte: SIMN – Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale). I nubifragi dei giorni scorsi e quelli attesi per il fine settimana rischiano di rimettere in movimento la frana di Vinchiana, che provocò alcune vittime nell’autunno 2000. 

Notevoli i danni agli stabilimenti balneari viareggini, ai vigneti, agli oliveti e alle abitazioni, specialmente nella valle della Sieve, lungo la strada che da Firenze porta in Mugello, una zona per nulla vocata al transito di trombe d’aria così devastanti: quella che ieri ha scoperchiato tetti ed atterrato alberi a Rùfina e Contea segue di 72 ore appena un fenomeno analogo, ma più lieve, verificatosi sabato scorso a Pèlago, località tra Pontassieve e il Passo della Consuma.

 


Nefoanalisi (altezza delle nubi) del  6 agosto 2002, alle 6.30 ora GMT (8.30 ora italiana)
La sommità delle nubi è intorno ai 12.000 m 
(Fonte Aeronautica Militare)


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