COGNE: UN SUCCESSO IL
CORSO DI
METEOROLOGIA PER GIORNALISTI
SMI – Redazione Nimbus, 28 giugno 2011
Lo scorso 23-24 giugno si è svolto con
successo a Cogne, tra la soddisfazione di organizzatori e partecipanti,
il corso “Meteorologia e clima: comunicazione per giornalisti”,
organizzato dalla Società Meteorologica Italiana in collaborazione con
il Comune di Cogne, il
Consorzio Operatori Turistici Valle di Cogne, la
Regione Valle d’Aosta e lo
Studio Frosio Srl.
Hanno preso parte al ciclo di seminari 25 professionisti impegnati nella
diffusione dei temi legati a cambiamenti climatici e ambiente: stimolare
una corretta attività di divulgazione scientifica è considerato un
aspetto cruciale anche dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, poiché
da questa dipende la formazione di una diffusa coscienza collettiva su
problemi globali con cui l’umanità dovrà confrontarsi nei prossimi
decenni.
La sera di giovedì 23 si è tenuta la proiezione pubblica del film a
tematica ambientale “Home”, del fotografo e regista francese Yann
Arthus-Bertrand, a cui ha partecipato oltre un centinaio di persone,
mentre nella giornata di venerdì si sono concentrati gli approfondimenti
a cura di Piero Bianucci, esperto in divulgazione scientifica, già
direttore del settimanale La Stampa-Tuttoscienze; Luca Mercalli,
presidente SMI; Claudio Cassardo, docente di fisica dell’atmosfera
all’Università di Torino; Stefano Caserini, docente di “Mitigazione dei
cambiamenti climatici” al Politecnico di Milano; Guy Teuwissen,
ingegnere specializzato nella progettazione di impianti di produzione
energetica da fonti rinnovabili.
Un momento
dell’introduzione ai seminari presso il Centro Congressi “La Maison
de
la Grivola” a Cogne: Luca Mercalli, direttore didattico del corso, Piero
Bianucci,
tra i maggiori esponenti della divulgazione scientifica in Italia,
e Guy
Teuwissen, direttore organizzativo dell’evento.
Una luminosa e solare
atmosfera di inizio estate ha favorito anche alcuni approfondimenti
didattici all’aperto. Qui il gruppo dei partecipanti in prossimità del
grande prato di Sant’Orso, con lo sfondo dei ghiacciai della Valnontey
e, a destra, l’evidente traccia del passaggio della valanga che ha
travolto l’adiacente lariceto nel dicembre 2008.
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