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ATTUALITA' |
Dal quotidiano CORRIERE
DELLA SERA
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LA
METEOROLOGIA SBARCA IN BORSA
Le condizioni climatiche influenzano i profitti di molte aziende
Damiano Fedeli
LONDRA, 28 Giugno 2001 - Caldo e freddo entrano in Borsa. Dal prossimo 10 luglio, infatti, il Liffe, la borsa londinese più importante in Europa per i derivati (attività finanziarie il cui valore è determinato da quello di altri titoli), pubblicherà tre indici europei sulla meteorologia. Gli indici saranno basati sulla media mensile della temperatura media giornaliera. Inizialmente verranno utilizzate le stazioni di Londra, Parigi e Berlino. I dati saranno pubblicati sul sito Liffe e su quello di I-Wex, portale sul mercato dei derivati legati al rischio meteorologico. «Il tempo - spiegano alla borsa londinese - ha una notevole influenza sui profitti complessivi di molte aziende. Basta pensare, solo per fare alcuni esempi, alle industrie energetiche, alle assicurazioni, all'agricoltura».
MERCATO DEL TEMPO IN ESPANSIONE - Insomma, il «mercato del tempo» è in costante espansione. E ha bisogno di parametri standard con cui quantificare il rischio derivante dalle condizioni atmosferiche. Ecco allora l'arrivo del "termometro" nella City. «Abbiamo deciso di concentrarci dapprima sulla temperatura - spiegano ancora al Liffe - ma in seguito, con la crescita del "Weather market", è probabile che altri parametri entreranno in gioco: quantità di pioggia o neve, copertura nuvolosa, umidità».
E' STRETTA LA RELAZIONE TRA TEMPO E AFFARI - E sempre a proposito di meteorologia e finanza, alcuni ricercatori delle universitá dell'Ohio e del Michigan, hanno visto che il bel tempo, giova al... bel tempo finanziario. Analizzando infatti l'andamento delle Borse mondiali tra il 1982 e il 1997 e confrontando i dati dei principali mercati azionari con le rispettive situazioni meteorologiche, hanno visto che nelle giornate soleggiate le borse hanno mediamente l'indice positivo. Nei 15 anni presi in considerazione, alla Borsa di New York il rendimento medio annuale dei giorni di sereno era del 24,8 per cento, mentre scendeva all'8,7 per cento nelle giornate nuvolose. A livello mondiale il rendimento medio è risultato del 45 per cento nei giorni soleggiati, contro il 16,2 per cento in caso di pioggia o cielo grigio. Fanno eccezione i mercati asiatici ed australiani. In generale, comunque, l'effetto, con la diffusione dei mercati telematici, è destinato a svanire. Saranno forse gli sfondi del desktop a determinare in futuro il prevalere del toro o dell'orso?
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